L’avvicinarsi delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale mi ha provocato una vago senso di angoscia: come non mai la domanda su chi votare non riusciva a trovare una risposta.
Non mi piace l’idea di non votare: è un appuntamento e gli appuntamenti non si mancano ma mi mancava la lanterna che mi permettesse di trovare un uomo.
Avevo tanti no chiari anzi cristallini ma nessuna alternativa.
Inaspettatamente, non ricordo chi mi ha parlato di un certo Costi, persona che non conoscevo e non conosco (ne ho scoperto il nome cercando su internet), mi è stato detto, da alcune persone che stimo, che è persona seria.
Avendo stima, come detto, di chi me ne ha fatto cenno, sono andato a guardare un po’ online ed ho trovato un sito per i miei gusti leggermente un po’ troppo agiografico, da famiglia del Mulino Bianco ma la cura dell’immagine è indispensabile e questo peccato veniale posso concederlo.
Ho letto che questo candidato ha 50 anni, sposato e padre di famiglia, tutte ottime qualità, minimali ma non scontate; è architetto, il che non guasta, mentre l’essere ex sportivo che frequenta l’ambiente del rugby e possiede un cane, sono difetti perdonabili (w i sedentari e i gatti).
Dando un’occhiata al programma ci ho trovato luci ed ombre, ma anche questo è normale (sebbene lo psicologo di base e l’assessorato della pace e della non violenza siano pericolosi cedimenti alla stupidità imperante).
Ammetto che, leggendo la parte dedicata alla sicurezza urbana mi è venuto, peraltro come al solito, il latte alle ginocchia (oggi voglio essere particolarmente educato): le consuete trite ripetizioni sulla riorganizzazione (una novella araba fenice, che esista ognun lo dice, dove stia nessun lo sa), sui presidi di quartiere, sull’intelligence (Ma mi faccia il piacere! avrebbe detto Totò), sulle assunzioni, sul servizio notturno, insomma cose che sento in ogni città e da almeno 20 anni.
Eppoi, mi permetta, architetto Costi, ma dopo decenni dalla riforma della Polizia Municipale poi divenuta Locale (manco più municipale siamo e locale, non è un termine difficile da imparare) utilizza ancora termini come vigili e, appunto, polizia municipale? Un ultimo appunto: “La riorganizzazione della Polizia Municipale dovrà garantire maggiore presenza di vigili sulle strade” è di tale sconcertante banalità che non me lo aspetto da un candidato sindaco; ma ci ha mai parlato con qualche collega? Non è mai tardi per iniziare … e se le capita, magari costruire una sede adeguata non sarebbe una proposta troppo balzana.
Bene, chiuso questo capitolo ampiamente migliorabile, debbo dire che mi piacciono le idee sull’aeroporto, sull’alta velocità, sulla cultura, i teatri, insomma c’è del buono, al netto della propaganda elettorale cui nessun candidato può sottrarsi (tipo le banalità sui giovani).
Ho anche scoperto che uno degli sponsor è Carlo Calenda, il cui comportamento politico sto rivalutando, sperando che si tenga comunque lontano dalle sirene di estremisti vari e radical pideschi.
Le speranze di vittoria saranno scarse ma preferisco perdere con onore che riciclarmi e salire sul carro di uno dei due contendenti dati per favoriti (come ho visto fare da taluno, nell’incredibile silenzio di tutti).
Chiaramente, se al ballottaggio l’architetto Costi dovesse non arrivare, tra i due pronosticati (ma spero che mai come oggi chi entra Papa in conclave ne esca cardinale) voterò scheda bianca o la annullerò.
Vento in poppa, quindi, al candidato Dario Costi e chissà che, nel frattempo, non mi venga voglia di andare, il 31 maggio, in piazza Garibaldi ad ascoltare Calenda che lo sosterrà.
Gli amici che non sanno come orientarsi – ne ho sentiti vari e tutti con le mie sconfortate perplessità – potrebbero pensarci ed approfittare dell’occasione del 31 per berci qualcosa in compagnia…
Parma, 26 maggio 2022 festa di san Filippo Neri