Per chi ha una certa età come il sottoscritto la parola “Sturmtruppen” ha un certo significato, quello dei fumetti di Bonvi.
Oggi, forse suggestionato dagli argomenti del post precedente, in particolare da “La maledizione dei Darnaway”, ma anche dal teatro dell’assurdo di Samuel Beckett – bastino qui i riferimenti a “Finale di partita” e “Aspettando Godot”, mi è tornata in mente una vignetta appartenente a Sturmtruppen ed un paragone alquanto ardito.
Avete presente Gesù? Ebbene, nel Vangelo di Matteo (Mt 22, 15-21), si tratta del famoso episodio del tributo a Cesare: i farisei intendono metterlo in difficoltà, cioè toglierselo finalmente dai piedi.
Gli mandano i propri discepoli, con gli erodiani, per cercare di “fregarlo” con la famosa domanda: “Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?”
Una prima parte formalmente ineccepibile (una captatio benevolentiae per cercare di carpirne la fiducia e farlo parlare liberamente) e poi il tentativo di metterlo in difficoltà: non c’era, in apparenza e sicuramente secondo il progetto degli interlocutori di Gesù, via di scampo tra Scilla e Cariddi.
Se avesse risposto positivamente lo avrebbero accusato di “collaborazionismo” o intelligenza col nemico, in caso contrario avrebbero potuto accusarlo presso i romani di ribellione: bell’e fritto, “comunque vada portiamo a casa il risultato” devono avere gongolato i nemici del Maestro.
La sua risposta, spiazzante, non soltanto sfugge alla trappola ma la rende manifesta come tale.
Vengo ora alla vignetta di Sturmtruppen dove c’è una pattuglia composta da un soldato semplice ed un graduato; il soldato semplice si rivolge a qualcuno non visibile: “alt! Chi va la’? Amiken o nemiken?”
Folgorante la risposta: “semplici conoscenti”.
Mi sembra un’ottima battuta di spirito che risolve una situazione apparentemente senza via d’uscita.
Il tratto in comune è proprio questo: non cadere nella trappola di accettare il discorso che ci viene proposto come boccone avvelenato, perché il rischio è di finirne avviluppati, fosse anche nella più caparbia opposizione.
Un’alternativa è pensabile: semplici conoscenti!
Parma, 3 dicembre 2023 memoria di San Francesco Saverio, sacerdote e I domenica d’Avvento