Durante la mia piacevolissima visita in quel di Casalmaggiore avendo come guida, l’amico Giuseppe Zani, ho scoperto un oggetto che mi ha molto divertito e al contempo stupito per la semplice genialità; per uno come me, rotto alla frequentazioni più clericali, è stata un’autentica sorpresa.
Il misterioso oggetto lo potrei definire anche come la tombola per le anime del purgatorio; l’ho trovato all’interno del convento francescano annesso alla chiesa di san Francesco; non credo sia antico, visto che è a stampa, ma nemmeno recentissimo perché certe devozioni, anche tra i frati – che però io non frequento, quindi parlo solo in base ad una presunzione – sono ormai scomparse.
Lo daterei, quindi, tra gli anni Cinquanta e Sessanta ma potrebbe essere anche un po’ più recente, insomma non ne ho idea ma, di certo, è la rima volta che vedo una cosa simile.
Vengo alla descrizione: un cartello di medie dimensioni, appeso ad una parete di un corridoio di passaggio reca un elenco di 90 casi, numerati, appunto, da 1 a 90, come la tombola; le 90 fattispecie riguardano le anime del purgatorio: la numero 1, si inizia sempre da lì: “Per le anime dei tuoi genitori e dei tuoi parenti”, la numero 90 “Per tutte le anime Sante del Purgatorio”.
In mezzo ci sta tutto lo scibile dei peccati e delle trascuratezze, così si spazia dalle anime “che derisero cose e persone sacre e devote” a quelle che “disobbedirono alla parola dei Sacerdoti”, passando per quelle che furono impazienti a quelle “che lessero libri proibiti”.
Un elenco davvero istruttivo.
Alla base di questo manifesto ci sono due contenitori, uno aperto, contenente tante piccole tessere numerate, l’altro, una sorta di urna entro cui inserire le tessere ed ecco spiegato il “modo breve e facile per suffragare le anime sante del purgatorio”, questo il titolo del “quadro”.
Il pio frate, passando davanti al “quadro” può pescare una tessera, leggere la riga corrispondente e recitare un “requiem o altro” e poi deporre la tessera nell’urna: in 90 giorni si porterà beneficio a tutte le anime del Purgatorio che è risaputo hanno bisogno del nostro aiuto per accelerare l’ascesa al Paradiso.
Mi piace pensare alla preghiera del Requiem come l’ha spiegata Fra’ Pietro Zauli nell’omelia della messa esequiale del compianto san Roberto Mastri di venerata memoria: “Che questo riposo di cui parla questa preghiera non c’entra niente con il sonno, ma se al riposo togliamo l’inattività e la fatica, che cosa rimane? Un’attività piena senza fatica.
C’è un subbuglio nei cieli che noi nemmeno ci immaginiamo.”
Non dunque il Purgatorio di origine medioevale – che rappresenta comunque un’ottima idea – quello che punisce con legge del contrappasso le mancanze terrene, con rappresentazioni raccapriccianti, sadomasochistiche, ma quello di un tempo ulteriore, concesso per rielaborare gli errori commessi, per ri-orientare il pensiero ed il corpo alla salus (per i latini coincidenza di salute e salvezza), per esercitare finalmente la facoltà di giudizio individuale.
Del Purgatorio parla un grande storico medioevale, Jacques Le Goff, in un volume molto interessante, “La nascita del purgatorio”, che consiglio di leggere.
Casalmaggiore, 28 marzo 2023 memoria di Santo Stefano Harding, abate