un sogno al giorno toglie il medico di torno

Un altro sogno, di stanotte

Ero in gita a Vienna, con amici o compagni di scuola.

Credo di avere detto che ho già visitato tutto; mi sposto in un’altra parte della città e vedo un paio di monumenti, direi un tempio similgreco con a fianco qualche statua di grandi dimensioni (ma non sono sicuro). Decido di entrare: c’è molta gente. Una donna, italiana, mi chiede se è meglio usare monet (sito del comune di Modena) o un altro sito per salvare le foto che ha scattato il marito; le rispondo che io uso l’hard disk del computer; lei mi guarda perplessa ma le faccio notare che io ho 30000 foto quindi mi serve…. forse parlo male di monet (sempre il sito del comune).

Si entra in un cortile interno, ma c’è un addetto che sembra controllare i biglietti; io non ho il biglietto ma scopro che non serve anche se la presenza dell’addetto mi inquieta; dopo il cortile si sale su una scala ripida esterna che conduce ad un teatro (?). Qui forse la stessa signora di prima mi fa notare qualcosa (ma non ricordo); probabilmente io faccio un po’ lo snob (del tipo: teatro carino, niente di che, ho già visto…).

Scendo, ci sono dei garage…

Assieme ad un gruppo ci spostiamo in un’altra zona della città, usiamo un taxi di quelli a 9 posti; si vedono montagne innevate. Arrivati, la Teresa P. (mia compagna di classe del liceo) o la S…na (mia antipaticissima collega modenese) paga il taxi,  si divide la cifra e sono un tot a testa. Io pago (forse vomitando il denaro dalla bocca). C’è una discussione sul resto, nel senso che la cifra comprende degli spiccioli ed io li pago esattamente o ricevo il resto esattamente; c’è l’idea dell’esatto resto, per non lasciare sospesi perchè se accettassi “lo sconto” significherebbe avere fatto pace, cosa che non intendo assolutamente fare, i nostri rapporti devono restare formali e distaccati, non voglio intimità o cordialità.

Forse raccolgo monete da terra.

Mi allontano da solo; gli altri forse vanno in un locale a mangiare; io vado a fianco e vedo il mare e sullo sfondo le montagne innevate… c’è gente che nuota e si diverte, uno sembra fare la verticale, un altro esce dall’acqua ed è nudo, altri due si alzano e sono nudi; io sento l’acqua che è fredda ma poi penso che sia buono perchè per nuotare bene serve l’acqua fredda.

Decido di tornare verso il centro città e a chi mi chiede come, rispondo: a piedi, anche se sembra lontanissimo.

Sono con Stefano A. (mio ex commissario) e sua sorella; lui le dice che il giorno dopo ci sarà qualcuno che vomiterà denaro; io gli faccio notare che se a lei non piace vedere lo spettacolo è inutile che insista o qualcosa del genere.

[In realtà il vomitare monete non è atto disgustoso, è come se da una fontanella, in questo caso la gola, sgorgassero monete]

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