Incontro inaspettato, il primo giorno di agosto, caldo torrido come si conviene; in sala d’attesa, a Sant’Ilario d’Enza, per una visita di controllo, munito di libro da leggere d’ordinanza.
Il volume, che ha l’effettiva parvenza del mattone, nasconde dense pagine interessantissime sulla storia del Sacro Romano Impero, opera di di Peter H. Wilson regalo di compleanno degli amici Silvia e Gabriele.
Ordunque, avevo aperto il volume al capitolo in cui si tratta delle vicissitudini della chiesa imperiale, ma dopo alcuni capoversi, una cortese giovane donna seduta a poca distanza, mi sottrae alle manovre politiche degli imperatori per solleticare il mio autocompiacimento.
La gentildonna in questione mi chiede, a bruciapelo: “ma lei è un professore?”; la mia coda di pavone si è distesa, le rughe del viso sono scomparse ed il sorriso a 64 denti splendenti ha irradiato l’intera sala d’attesa.
Ovviamente le ho risposto che no, non lo ero, senza precisare tuttavia quale fosse il lavoro socialmente inutile che presto in attesa dell’agognata pensione che non vedrò mai.
Ha continuato chiedendo cosa stessi leggendo ed ovviamente le ho mostrato il ponderoso volume che tenevo tra le mani; la signora è rimasta piacevolmente stupita ed ha rilevato che le dimensioni erano decisamente importanti; le ho spiegato che erano nulla a fronte del doppio o quasi di pagine di un altro libro che ho terminato di leggere da poco, La cristianità in frantumi.
Così ho iniziato a raccontarle alcune cose di questi due volumi così affascinanti; lei mi ha ascoltato con viva attenzione, quindi mi ha detto qualcosa di simile a questo: “le faccio i complimenti per come ha esposto le questioni, si vede che conosce la materia e ne parla con entusiasmo e competenza”.
Se non fossi quel vecchio barbogio, timido ed impacciato, che sono, le avrei chiesto di sposarmi seduta stante: le sue poche parole mi hanno steso come un esile filo d’erbetta primaverile appena spuntata sotto l’infuriare della tempesta.
Mi sono schermito spiegando che è la materia che suscita passione, io mi limitavo a trasmettere quel che avevo ricevuto: lei ha mostrato di apprezzare.
L’arrivo della dottoressa ha posto fine a questo graditissimo incontro, un refolo d’aria fresca in tanta opprimente calura.
Cosa mi ha particolarmente colpito?
Innanzitutto l’iniziativa, io non sarei mai stato in grado di fare altrettanto.
In secondo luogo, l’argomento: nessun cenno alla calura estiva e simili, ovvero non c’è bisogno di condividere quel che sotto gli occhi di tutti, che c’è caldo.
Debbo gratitudine a questa giovane donna, sconosciuta, per la lezione che mi ha impartito, con tanto garbo e cortesia.
Parma, 01 agosto 2018, memoria del Beato Alessio Sobaszek Sacerdote e martire, del Beato Benvenuto Maria da Dos Hermanas (Giuseppe de Miguel Arahal) Sacerdote e martire, dei Santi Maccabei, Sette fratelli Martiri e della
– Beata Maria Stella del SS. Sacramento (Adelaide) Mardosewicz e 10 compagne Martiri