Ieri sera, grazie ai buoni uffici dell’ottimo Federico, ho avuto modo di rivedere, dopo decenni, un compagno di liceo (non di classe).
Immersi nella nebbia che imperversava nella bassa, ci siamo recati presso il suo studio dentistico per poi condividere un’ottima pizza.
Si chiama Paolo, questo stimabile professionista, che ho ritrovato quanto mai battagliero e vivace nell’esposizione delle sue idee; durante la cena si è parlato di politica, viaggi, religione, filosofia.
Una bella serata come altre che, con insperata frequenza, mi accade di passare ultimamente.
L’essere tornato a vivere a Parma ha questo, indubbio beneficio collaterale: ho modo di frequentare persone che prima, per vari motivi anche a me imputabili, non era possibile coltivare. Ne sono assai contento.
Debbo gratitudine a Federico per questa occasione.
Queste sono le occasioni in cui mi è dato di poter s-fruttare persone con cui intrattengo buoni rapporti: vinta la tentazione di fare tutto io, sempre più mi metto nella posizione di chi approfitta del lavoro altrui, senza schiavismi, disinteresse o dovere di ricambiare.
Mi torna in mente il sogno di alcune notti fa, la visita della regina di Svezia.