Mattinata intensa, con ricevimento di un giornalista rai venuto per un servizio sulla Reggia di Colorno: persona molto cortese, è stato un piacere scambiare 4 chiacchiere con lui e, vista l’occasione, catechizzarlo sul nostro nome.
Come tutti i giornalisti (o quasi) si riferiva a noi come “i vigili”, ma non sapeva, il poverino, in che grinfie era caduto e così… ci siamo accomiatati col nostro corretto appellativo: un successo.
Certo che se uno si accontenta di tali successi è messo non proprio alla frutta ma … forse peggio.
Oltre a questo epocale incontro oggi è stato l’ultimo giorno di lavoro presso la Reggia di un grande uomo, un personaggio che ha svolto in questi ultimi anni un lavoro preziosissimo di custodia dei luoghi.
Mi riferisco a Tonino Ferrari.
Un uomo che non ha mai cercato la luce dei riflettori ma che ha lavorato sodo, con attenzione e disponibilità.
Ogni volta che c’è stata necessità del suo aiuto, Tonino è sempre stato presente, disponibile ed efficiente; una di quelle persone (e sono tante, anche se non sembra) che riesce a supplire alle tante carenze della pubblica amministrazione e che mi riconcilia con un mondo che abolirei per decreto (sono favorevole alla mia stessa dissoluzione essendo parte del sistema).
Ora l’ottimo Tonino si dedicherà alle strade provinciali (chissà come verranno denominate quando si compirà la soppressione delle province: strade di area vasta? strade fu provinciali?) di una zona a lui più vicina visto che adesso si faceva una camionata di chilometri per venire al lavoro.
Sono contento per lo stato futuro di quella rete viaria di cui si prenderà cura anche se avrei preferito che continuasse a prendersi cura della nostra Reggia.
Reggia che ha incantato il giornalista e che mi auguro riesca ad acquisire quella notorietà che merita: un gioiello (sottovalutato) in una provincia che, fino ad oggi, non è riuscita a far decollare un pacchetto culturale (e gastronomico) che meriterebbe ben altro interesse.
Nel mio piccolo cerco di valorizzare questo gioiello: anche quest’anno, infatti, la sala del trono ospiterà, il 9 giugno, un altro gioiello (della mia categoria professionale), l’amico Commissario Andrea Piselli che ci incanterà da par suo con i rilievi e le indagini da svolgere in occasione di un sinistro stradale.
I colleghi che lo scorso anno parteciparono ad analogo incontro rimasero stupiti da tanta bellezza e non meno dall’abilità dei cuochi di un’altra eccellenza del nostro paese, la scuola di cucina Alma, esempio straordinario e dimostrazione palpabile che l’uomo, quando è sano, vive di gusto, cioè di gradimento.
Il che non ha nulla a che vedere con gli istinti, il loro controllo e/o la loro repressione.