sogno viennese

Stanotte:

“ero in gita a Vienna, da solo. Dopo avere girato tutta la città storica, salvo forse una chiesa importante, medito di andare a visitare la parte moderna, quella coi grattacieli, ove ha sede un’istituzione internazionale importante di cui non ricordo il nome, ma guardo la guida per orientarmi.

Mi ritrovo, poi, in un piccolo appartamento, messo a disposizione da un amico o amica, forse una collega di Rimini, ma non saprei proprio.

Dalla finestrella che dà sulla strada posso vedere un ragazzo, giovane, che parla al cellulare: sento chiaramente la conversazione che è con un collega di Rimini.

La questione ha a che fare con la lotta all’abusivismo commerciale, ma deve essere successo qualcosa di grave e anomalo; io mi sto preparando per uscire quando il giovane mi suona alla porta chiedendo di potermi parlare.

Mi dichiaro disponibile da subito ma lo avviso che sarei uscito e quindi avremmo parlato fuori; esco di casa e scatto una foto col cellulare al numero civico (e forse anche alla via) per ricordare l’indirizzo in modo da poter tornare senza problemi.

Il ragazzo è lì vicino, a pochi metri di distanza, in bicicletta ma ogni volta che provo ad avvicinarmi si allontana un po’, tenendo le distanze, senza andare via ma senza parlarmi, mi guarda e basta.

Apro una borsa in cerca di un obiettivo ma non lo trovo e non trovo, a dire il vero, nulla; frugo con un po’ d’ansia senza trovare nessun obiettivo e, credo, nemmeno la guida; penso di tornare a guardare in casa anche se nutro forti dubbi perchè sono sicuro di avere messo tutto in borsa.

In quel momento c’è un furgone aperto a qualche distanza ed un ragazzo  mi chiama o comunque mi fa un cenno per attirare l’attenzione, Mi avvicino ed il tipo mi chiede se ho perso o se sto cercando un (o più?) obbiettivo fotografico, al che rispondo positivamente.

Si gira a guardare dentro al furgone (che è aperto e pieno di attrezzatture) quindi mi dice di averlo trovato… non saprei dire dove; forse mi spiega che mi ero addormentato avendolo allacciato alla vita ma che poi si sarebbe slacciato… [la cosa non è per niente chiara].

Credo di manifestargli contentezza, forse accenno a una ricompensa [ma dubito]; il tipo comunque mi dice che è contento [almeno credo] e che la sera si sarebbe fatto una canna.

Non so se intenda coinvolgere anche me nella fumata ma è sicuro che io gli rispondo “non ho mai fumato manco una sigaretta in vita mia!” e lo invito a no farlo con parole tipo “sei un ragazzo giovane e bello, con una vita davanti [di queste parole non sono così certo ], non rovinarti con …”

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.