Sogno post pasquale ed in memoria di Giovanni Paolo II

Notte impegnativa: è notte appunto.

Mi ritrovo in una stanza con 3 uomini ed una donna, tutti molto muscolosi e massicci: sono supereroi (uno è forse l’uomo ragno ma senza costume); guardando dalla finestra si vedono sfilare truppe nemiche (forse cinesi o russi), anche questi molto massicci e muscolosi. La missione è, credo, salvare due bambini (bambine?). Mi danno tra le mani un mega mitra e mi dicono di sparare perchè ci hanno scoperti, cosa che faccio prontamente e con molto impegno.

Riusciamo ad allontanarci, siamo vicini ad un garage dove sono custoditi i bambini e mi dicono che dovrebbero essere al sicuro; anche qui ci scoprono e devo fare fuoco.

Mi sveglio ancora agitato per l’intenso fuoco.

Non mi era mai capitato di sognare dei supereroi.

Oggi è l’anniversario della morte di uno dei protagonisti della Chiesa e del mondo, il beato Giovanni Paolo II.

Lo ricordo come un uomo che non si è fatto fermare dalla malattia, non si è chiuso in se stesso come spesso capita ai malati e per problemi molto meno gravi.

Ho molto da imparare da un uomo così.

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