Ero in gita (scolastica? sociale? chissà) ed abbastanza isolato (com’è mio costume).
Parlo con Massimo R. e forse anche con suo fratello Luca (miei compagni di gioco delle elementari).
Quindi parlo con Cri Cri (l’ottimo Cristian Cosimo) che mi dice che approfittando di una legge sul (non ricordo ma ha a che fare con qualche organizzazione sportiva) lui andrà in pensione. Ci rimango malissimo, anzi di più, sono sconfortato perchè ho chiesto di tornare a lavorare a Modena per lui e lui, senza dirmi nulla prima, mi tira uno scherzo del genere.
Siamo sul pulmann, davanti e in piedi, ne parlo con Elisa, le confesso di essere furibondo, ma non ricordo cosa mi dice.
Forse cantano qualche canzone di vittoria, per via di una partita di calcio… scendiamo e mi allontano.
Qualcuno spinge un carrello, tipo supermarket, in mezzo alla strada e colpisce una ragazza, forse cinese, ferendola: commento che hanno da “stimarsi” dei loro canti e dei loro comportamenti, li guardo con disprezzo.
Nella mia stanza d’albergo, noto che si fa la raccolta differenziata, in un angolo si butta la plastica, in un altro l’umido; io tiro dei dolci che estraggo da un sacchetto, sbaglio il bersaglio ed Elisa lo raccoglie e lo butta dentro, io le dico di non farlo, che provvederei io ma lei lo fa comunque, credo di mangiarne anche un paio.
Chiedo a che ora sarà la partenza per il ritorno, in mano ho molto denaro (giusto in sogno sigh sigh) che penso dovrò cambiare anche se siamo in Europa … non ricordo.
Era un pezzo che non sognavo o perlomeno non ricordavo i sogni; questo interrompe il digiuno e mi rallegra anche se il contenuto è triste, soprattutto l’abbandono del buon Cristian.
L’atteggiamento isolazionista, invece, lo riconosco appieno come mio.