sogno dell’esame di latino

Sogno tra il 5 e 6 novembre:

non so perché ma debbo sostenere un esame di latino; sono in una stanza assieme a mia madre poi arriva Andrea Piselli e qualcun altro; qualcuno si siede accanto alla mamma, Andrea si siede in un’altra stanza che però vedo perchè c’è una grande vetrata.

Chiedo ad Andrea se verrà anche lui con noi, ma forse considero che non gli convenga perché dobbiamo andare (credo) a Reggio e a lui, che viene da Modena toccherebbe di tornare indietro allungando la strada.

Io avrei piacere che lui venisse con me ma mi rendo conto che per lui non è conveniente; forse provo a spiegargli quanto mi farebbe piacere; non so se mi risponde.

Sempre Andrea si sta cambiando ed è in mutande, qualcuno entra nella stanza ma penso che lui non si formalizzi.

Scendiamo e c’è anche mia nipote Laura che, credo voglia saltare: è una bambina molto piccola ed uscendo corre e va ad urtare qualcosa facendosi male (o piange), al che io la prendo tra le mani come se fosse un gattino.

Sembra che tutti andiamo a Reggio per questo famoso esame.

Sono ora in un salone, mi siedo (o si siede) accanto a me un ragazzo che forse era già lì; non ricordo chi dei due chieda all’altro se anch’egli sia in quel luogo per l’esame, la risposta è comunque positiva.

Entra poi una ragazza che si siede di fronte a noi, dove c’è un tavolone; lei ci riferisce che quello prima di noi era stato cacciato fuori con 1 perché non sapeva tradurre.

Ci spiega che il professore prende un brano a caso e bisogna tradurlo; forse chiedo se il professore sia arrabbiato.

Esce dall’aula un ragazzo poi ce n’è uno al mio fianco, in piedi, che è nudo e nasconde i genitali tra le gambe e forse spiega che è stato “tastato”, toccato su tutte le parti del corpo mentre veniva interrogato

Forse ora esce il professore e viene di fianco a me e all’altro ragazzo e, mentre parlano, sembra che tocchi questo ragazzo.

Siamo ora nello studio del professore, ci sono varie persone, lui parla di qualcosa ed io spiego che esco un attimo per andare a prendere da scrivere, rientro e mi siedo a terra, contro la parete, di fianco all’altro ragazzo.

Mentre siamo così seduti entra un dobermann che corre addosso all’altro ragazzo e sembra leccarlo e scondinzolare; mentre succede questo il ragazzo dice: “mai fidarsi delle apparenze”, io chiedo se il cane è buono e lui risponde: “sì”, in quel momento il cane si avvicina a me e mi lecca la faccia e il collo.

Entra un secondo cane ed anche lui arriva da noi e lecca me e forse anche l’altro ragazzo.

Questo ragazzo mi fa un discorso su molestie sessuali che avrebbe ricevuto dal professore.

Il professore mi chiede qualcosa del tipo “ma lei com’è rispetto a Londra?”  Rispondo che io sono lento, rispetto al pensiero dei londinesi, sono conservatore.

Lui accenna al preparare il pranzo per tutti questi ma forse, nel frattempo, era uscito a prendere un libro o una rivista per farla o farmela leggere e la ragazza di prima commenta con una frase del tipo “ma se non sai il senso …”

Il professore apre una borsa che avevo portato io, piena di quarti di pollo tagliati, da fare alla griglia; vedo che anche lui ne ha una molto grande e piena e sta preparando una griglia o qualcosa del genere.

Lui mi dice che li aveva già ed io ribatto che i suoi li può congelare, risparmiare o qualcosa del genere.

Ora sono su un terrazzo col solito ragazzo che mi dice che bisogna chiamare o avvisare la polizia (riferendosi alle molestie sessuali).

Questo sogno segue di alcuni giorni un altro sogno che ha visto protagonista il mio collega della polizia di stato Michele, ma tale sogno è non riproducibile per non turbare il buon costume. 

Un antefatto, del gattino, lo ritrovo in un grazioso anzi delizioso micetto che un collega ha rinvenuto l’altro giorno; mi ha chiesto se volessi adottarlo ma ho dovuto rifiutare per problemi logistici, anche se lo avrei preso volentieri perché amo molto i gatti.

Del latino ho avuto modo di parlare con un collega carabiniere il cui figlio si lamenta della difficoltà di studiarlo; ho anche incontrato una frase, in latino, in una lettura di ieri sera, che non ho saputo tradurre (checché se ne pensi la mia ignoranza è abissale).

Andrea Piselli è stato protagonista di alcuni post, quindi l’ho ben presente in questi giorni.

Parma 6 novembre 2018 memoria di San Leonardo di Limoges Eremita

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.