sogno del paradiso

Me ne vado in paradiso, sono morto com’è  ovvio e in paradiso vengo accolto direttamente dal Signore che è impersonificato da un signore pacioso, robusto che sembra la fotocopia autenticata del comandante di Reggo Emilia.

Forse mi chiedo se tutti sanno tutto di ognuno, ma qualcuno credo mi spieghi che non funziona così.

Mi sembra che ci sia l’idea che ciascuno si prepara le cose che gli piacciono e servono, infatti mi ritrovo in un luogo, con un uomo che non conosco, che mi spiega come ottenere la marmellata di ciliegie: ci sono delle ciliegie in un cesto (?) che devo buttare all’interno di una macchina da cui esce la marmellata, cosa che faccio e commento deliziato.

Qualcuno e non so comunque come mi dà 3 numeri: 35 85 12 in questa precisa sequenza.

Le ciliegie, è risaputo, sono il mio frutto preferito e una prova dell’esistenza di Dio (assieme al gorgonzola); parlando di gorgonzola mi vengono in mente le pappardelle al cioccolato col gorgonzola che mi preparò la super fanta mitica ciao ciao Lulù come ho soprannominato la moglie dell’ottimo Umberto Farina: una donna bella, simpatica, una professionista serissima, competente e disponibile che, ospite a casa sua, mi prepara un piatto del genere rappresenta uno dei migliori trattamenti che io abbia mai ricevuto.

Delle ciliegie si dice che una tira l’altra, nel mio caso sarebbe più corretto: un chilo tira l’altro: la mia golosità smodata è universalmente riconosciuta, seguita solo dai fichi, di cui ricordo le scorpacciate che mi facevo in quel di Rimini, depredando senza pietà le piante che crescevano attorno al comando e coinvolgendo nel saccheggio le mie amatissime colleghe Roberta e Grazia.

La questione del sapere tutto di tutti è legata alla “preoccupazione” che ho, una volta passato a (spero) miglior vita, di vedere svelati a tutti i pensieri che non manifesto, uno dei quali, ad esempio, riguarda alcune persone, di cui non darò maggiori dettagli, che scambierei volentieri per i macachi tanto famosi in questi giorni a Parma: salverei i macachi lasciando nelle amorevoli mani degli scienziati i suddetti personaggi, il che non è pensiero esplicitabile agli interessati.

Nutro un pensiero di vergogna rispetto ad errori commessi in passato che non saprò come giustificare, questo è il brodo di coltura di una parte del sogno.

Sogno nella notte tra 10 e 11 settembre 2019

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