Sogno di due notti orsono:
“Signora anziana, in casa, che compila parole crociate su parole crociate.
C’è un ferro che potrebbe essere un ferro da maglia.
Mi arrabbio per qualche sconosciuto motivo e prendo la donna per il bavero sbattendola a terra varie volte.
La donna muore ed io tiro, con la sinistra, qualcosa contro una vetrata che cede di schianto”; il rumore mi sveglia.
Stanotte, invece: “mi trovo a casa di mia cugina; lei è al telefono e cambia stanza, chiudendo la porta come se io non dovessi sentire quel che dice.
Mi ritrovo poi in cortile, sempre da mia cugina, dove c’è un tipo, di origini nordafricane che chiede qualcosa [non so cosa]; credo di invitarlo ad andarsene; a questo punto lui mi grida in faccia, con certa arroganza e violenza: devo cag…e”, al che io lo prendo per un braccio e cerco di trascinarlo fuori verso la strada.”
Non c’è che dire, due sogni movimentati.