Sento dalla radio che la candidata alle regionali venete, Alessandra Moretti si è dimessa da europarlamentare dichiarando: “Dalla seconda Repubblica non si era mai dimesso nessuno da un posto sicuro senza paracadute, poltrona o ricompensa in caso di insuccesso”.
Cito da La Stampa di ieri: “L’ex vicesindaco di Vicenza assicura che, nel caso in cui dovesse perdere le elezioni, rimarrà in Regione come consigliere”.
Senza paracadute? candidata presidente della regione non verrà a raccontarci che non è sicura di essere comunque eletta e di non avere la certezza al 100% di un posto in consiglio regionale…
Curiosa evoluzione politica, la sua, da bersaniana a renziana (che non cambia idea è uno stupido, ed è anzi un dovere farlo quando si incontra qualcosa di migliore, per carità), da parlamentare a europarlamentare a candidata regionale; lei replica dicendo che «la politica è prima di tutto un servizio, è mettersi a disposizione della comunità».
Insomma lo fa per farce un piacere a noi: la ringrazio di cuore, apprezzo questo spirito di abnegazione ed altruismo, che spero si diffonda sempre più nella politica italiana, europea e regionale.
Ho anche sentito il grande promettitore dire che le famiglie italiane si stanno arricchendo…
Mi mancavano le dichiarazioni, dal TG5 delle 20 del 16/01/2015, di Giuliana Sgrena sui riscatti pagati o forse no per liberare le due ragazze italiane prigioniere in Siria: “Le due ragazze sono state liberate per l’impegno delle nostre istituzioni ma presumibilmente anche per il pagamento di un riscatto. Io non mi scandalizzo per il pagamento di riscatti, in paesi come la Siria non ci sono alternative, del resto abbiamo visto i blitz degli americani sono tutti falliti e spesso anche con la morte di ostaggi. E poi mi dà fastidio la divisione che si fa tra ostaggi di serie a e serie b; quando si tratta di donne ci si lamenta sempre del pagamento del riscatto forse perchè si vorrebbero le donne a casa e non su luoghi di guerra e invece quando si tratta di liberare dei maschi nessuno fa obiezione per il pagamento dei riscatti. Se poi non si vogliono pagare riscatti basta bloccare l’esportazione delle armi e non regalare armi a paesi come la Libia”.
Sempre sulla liberazione delle due donne, dal TG5 l’onorevole Erasmo Palazzotto, di SEL: “anche se il nostro paese avesse pagato un costo più o meno alto per salvare la vita di Greta e Vanessa, noi saremmo orgogliosi del nostro paese, di un paese che mette la vita dei propri cittadini, la vita umana al di sopra di ogni ragionamento di natura economica”.
Natura economica?
Armi regalate? Beh col riscatto le paghiamo più che regalarle.
Posso tranquillamente dire che quei poveri ragazzi di Charlie Ebdo erano dei dilettanti della satira; per una volta tanto è l’Italia che può fornire dei veri professionisti, inarrivabili: se non è satira questa!
Poi ci si lamenta che in Italia l’antipolitica è dilagante… dateci una mano: pontificate meno.
Certa satira uccide anche te, digli di smettere!