Come tutti sapete, sono un tradizionalista; la tradizione cui mi attengo è la non partecipazione ad eventi pubblici quali la festa di san Sebastiano che, comunque, festeggio privatamente.
Ho una schiera di santi che ho eletto a particolari protettori, tra questi il nostro San Sebastiano che trovo particolarmente simpatico e col quale ho un debito di riconoscenza per i motivi che vi spiegherò.
Innanzitutto simpatico perché è un santo decisamente di carattere, un soldato che ha fatto carriera ed è diventato responsabile di uno dei manipoli più prestigiosi della guardia imperiale, i pretoriani, quindi uno che guardava al sodo ma con lealtà e spirito di servizio (insomma la lingua la utilizzava per esortare al bene e non per leccare tortuosi pertugi ove, proverbialmente, non batte mai il sole).
Un uomo con cui si poteva lavorare senza timore di ricevere colpi bassi e convinto delle proprie idee, tanto da tornare dall’imperatore, Diocleziano per capirci, nonostante tutti i consigli contrari, per rimproverarlo delle persecuzioni contro i cristiani.
Poi ho un debito perché è stato, nei secoli, fonte di ispirazione per gli artisti, il che compiace la mia passione per l’arte: senza le innumerevoli opere a lui dedicate il mondo sarebbe meno bello.
Come santo protettore della Polizia Locale, invece, mi sento di doverlo “cazziare” (uso un linguaggio da caserma ma, essendo lui un militare, credo lo comprenda bene); quest’anno ricorrerà, a maggio, il 3 maggio esattamente, il 65mo anniversario dell’emanazione della Lettera Apostolica del Venerabile Pontefice Pio XII “Praeclaros inter Christi” che ci ha affidato a lui come santo patrono; ebbene in questi decenni, forse a causa anche nostra, della poca fede che ce lo ha fatto disturbare troppo poco e sommessamente, non è ancora accaduto quel miracolo che da tempo aspettiamo, la mitica araba fenice della riforma della nostra legge quadro.
Al contrario, leggendo la lettera che il presidente dell’ANCI ha inviato ai suoi colleghi sindaci per gli auguri alla Polizia Locale, mi è venuto da pensare che pure tu, diletto San Sebastiano, avessi partecipato allo sciopero dell’altro giorno (è abbastanza evidente che saresti stato iscritto al mio sindacato), proprio nel momento in cui l’ANCI partoriva l’obbrobrio (ma ho visto che è datata 13 gennaio, peraltro memoria di Sant’Ilario patrono di Parma, che sia un segno del cielo?). Dovevi comunque essere distratto, non doveva scapparti una lettera del genere, sarebbe bastato che so, un calo di corrente, un chip del computer saltato, mica qualcosa di grave.
Passano gli anni ma gli stessi nostri datori di lavoro, i sindaci, continuano a far gara per essere i primi a non avere un’idea di quel che facciamo.
Vabbè, mi sono detto, San Sebastiano si sarà distratto un attimo ma ecco che succede un fatto assai “sgradevole” in quel di Milano: un collega, di anni 61 (perché non è un lavoro usurante il nostro) esplode due colpi di pistola, uno in aria ed uno durante una colluttazione con alcuni giovani, fortunatamente senza conseguenze fisiche per nessuno, ed allora grazie San Sebastiano, grazie davvero ma …
C’è un piccolo ma di mezzo che mi fa pensare che stavolta ti sei dato da fare ma a scartamento ridotto: compare un post su facebook, del Presidente Commissione Sicurezza e Coesione Sociale nonché Responsabile Diritti PD Milano Metropolitana, Michele Albiani, non un consigliere qualsiasi ma uno che tutela i diritti e si occupa di sicurezza.
Questo insigne politico, che ha come programma rendere “Milano la città dove chiunque possa essere diventare ciò che desidera davvero”, si lascia partire un post in cui desidera il licenziamento in tronco dell’agente che “spara un colpo in aria per dei ragazzi che gli tolgono il cappellino e lo “bullizzano”” (“con seguente colluttazione in cui parte un colpo che, miracolosamente, non ha colpito nessuno”).
Il post poi sparisce (grazie San Sebastiano, hai recuperato in corner) ma mi intristisce e molto che un alto profilo politico di una città come Milano, che si batte per i diritti e l’inclusione (sebbene creda alle favole cioè pensi che il DDL Zan sia stato affossato dalla destra), presumo con una conoscenza sommaria dei fatti (tanto che lo stesso sindaco Sala si è mantenuto sul cauto andante), si lanci a richiedere un provvedimento così drastico e sommario, senza nemmeno l’apertura di un provvedimento disciplinare, senza dar modo all’operatore coinvolto di difendersi, di spiegare le proprie ragioni (e non sto dicendo che abbia agito bene o male, non ne ho idea e mi astengo).
Nemmeno i poliziotti coinvolti nel caso Aldrovandi sono stati licenziati (loro hanno San Michele Arcangelo che, in effetti, è un asso di briscola); Albiani, come si dice a Parma: tolasudolsa.
Ecco caro il mio e nostro santo patrono, per questo 2022 mi aspetto che tu riesca a superare gli ostacoli della burocrazia viminalesca e politichesca in generale e metta un po’ di sale in zucca a chi quella legge deve riformare; personalmente confido anche che mi sostieni nella ricerca di un’occupazione alternativa (senza divisa) ed infine che continui a proteggere e tutelare tutti quei colleghi che ogni giorno, con impegno e serietà svolgono questo delicato lavoro.
San Sebastiano, defensor ecclesiae, prega per noi, per i nostri cari, per gli amici, i conoscenti, i benefattori, prega anche per chi ci vuol male, per chi alimenta odio e disprezzo, per i leoni da tastiera e per chi delinque perché ogni essere umano che si smarrisce è una sconfitta per l’umanità.
Parma, 20 gennaio 2022, festa di san Sebastiano martire