Quest’anno ho avuto, per la prima volta, l’onore di rappresentare la città di Modena alla celebrazione del Santo Patrono che si è tenuta alle ore 18.00 nella città di cui il Santo è eponimo, in terra toscana.
Parto, con un simpatico e gentile collega, Alessandro, per San Geminiano, a metà mattinata, volendo prevenire eventuali brutti scherzi del tempo; il viaggio si svolge senza intoppo alcuno così l’arrivo anticipato ci permette di visitare la città.
L’atmosfera è splendida, stradine, palazzi, la Cattedrale, le torri, tutto rimanda al medioevo, la città è davvero bellissima e merita la fama di cui gode.
L’accoglienza, poi, è talmente cordiale da lasciarmi stupito: non credevo che ci fosse tanta cortesia verso due sconosciuti.
Il collega che ci riceve, gentilissimo e simpatico (peccato non averlo frequentato maggiormente, ma recupereremo l’anno prossimo a Dio piacendo), ci accompagna in un ristorante dove siamo trattati magnificamente e deliziati di tagliatelle allo zafferano che ancora mi sogno la notte: nonostante le mie rimostranze il pranzo ci viene offerto, con squisita ospitalità.
Le addette al museo, la segretaria del Sindaco, il Sindaco, tutti ci hanno accolto e trattato come meglio non avremmo potuto sperare, come ospiti attesi e desiderati: a tutti e a ciascuno il mio sentito ringraziamento; ho sperimentato quanta simpatia ed affetto legano Modena e San Geminiano.
Anche durante la visita della città, forse abbacinati dal fascino di due così prestanti rappresentanti della comunità modenese, la gente ci fermava manifestando calore e simpatia, grazie davvero a tutti.
Vengo alla visita del museo: piccolo ma con pezzi veramente molto molto belli, dai tondi di Filippino Lippi, ad una pala d’altare con l’Assunta e i santi Benedetto e Gregorio di Pinturicchio, al crocefisso di Coppo di Marcovaldo.
Non posso tacere la Sala di Dante con la Maestà di Lippo Memmi e la chiesa di Sant’Agostino con l’abside decorato con le Storie di Sant’Agostino di Benozzo Gozzoli e la Cappella di San Bartolo con l’altare di Bendetto da Maiano.
Chiudo con la Cattedrale che è assolutamente straordinaria e meriterebbe, da sola, la visita alla città; gli affreschi che la decorano sono una grandiosa testimonianza della bellezza e del gusto straordinario che hanno reso unico il paesaggio, le città e la storia di questa sventurata penisola.
Come ho avuto modo di dire personalmente al Sindaco, si nota molto la cura, l’attenzione con cui questo patrimonio viene tutelato ed ho fatto i complimenti per la gestione, non semplice, di una realtà così fragile.
La cerimonia ufficiale si conclude con la Santa Messa in Cattedrale, celebrata da Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Siena, che ho avuto modo di conoscere e salutare: bella la cerimonia, interessante l’omelia, simpatica la consuetudine di donare un cero votivo che, in mancanza del Sindaco di Modena (bloccato dal maltempo), ho avuto l’onore di depositare personalmente nelle mani dell’Arcivescovo.
Dopo la Messa buffet delizioso per confortare lo spirito e partenza sotto una copiosa nevicata che accompagnato la visita dal primo pomeriggio e non ci ha più abbandonato fino a casa.
Alessandro si comporta da ottimo autista quale è e mi scarrozza con la dovuta perizia per l’autostrada innevata e mantenuta praticabile dai numerosi mezzi antineve in azione.
Giornata veramente splendida, unico neo la mancanza di un fotografo durante la Messa, mi avrebbe fatto piacere avere foto ricordo di questo bell’evento.
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