Anche quest’anno il festival delle bande militari: mi è piaciuto meno dell’anno scorso; lo spettacolo allo stadio dava un senso di distanza che quello dell’anno precedente, in piazzale Roma, non suggeriva. I carabinieri a cavallo sono uno spettacolo sempre bellissimo, ma stipati com’erano, tra il pubblico e le barriere, erano sacrificatissimi. La banda inglese è sempre di livello eccellente: un’eleganza innata sembra guidarli; trovo poco interessante invece la banda malese e deludente quella tedesca che sembra più una banda cittadina che una formazione militare.
Evento in ogni caso gradevole e che apprezzo molto – una volta all’anno.
Parlando con un po’ di gente resto convinto che la vita erotica dei modenesi è scarsa e insoddisfacente, come vado sostenendo da quando ci sono venuto ad abitare: per tante persone gentili, concrete, corrette ed educate che ho conosciuto, mi trovo spesso ad avere a che fare con arroganti, lamentosi e pretenziosi come non ho trovato altrove.
Scopro, invece, oggi, sentendo a casa di amici, il tg3 regionale, che in riviera (solo in riviera?) circolano troppo alcol e droga: c’era veramente bisogno del tg per scoprirlo.
Chiunque vada in giro una qualsiasi sera, in una città qualunque (la mia adorata Spagna non ne è certo immune purtroppo) non può non vedere la sempre uguale (con varianti insignificanti) offerta di locali di vario genere: birra e alcol in vari mix.
Tutto è uniforme, sempre uguale, e possibilmente abbastanza rumoroso da arrivare a stordire, d’altronde non è lo stordimento lo scopo del week end, quando si smette di lavorare per sballare?
Non parlo della droga che è a portata di tutti sia come offerta che come accessibilità economica.
Si tratta ancora e sempre di diritto, a ciascuno il suo.
Ricordo il sabato ebraico: il Signore aveva vietato un certo tipo di lavoro, almeno un giorno a settimana, per privilegiarne un altro; gli uomini non ne sono stati all’altezza, direi sin da subito.