Rileggendo un articolo di Ernesto Galli della Loggia dedicato all’Islam mi sono ritrovato nuovamente in sintonia con questo professore universitario che avevo proposto come presidente della repubblica, eventualmente in competizione con Philippe Daverio e Mario Calabresi (e ci aggiungerei anche Oscar Giannino).
Sappiamo ormai come andrà a finire: il candidato del grande promettitore vincerà, avremo un presidente che non gli farà ombra nè gli darà fastidio e ci terremo il nostro presidente del coniglio per ancora un po’ di anni.
Inutile stare a pensarci troppo, ci terremo il presidente della repubblica per 7 anni e pace, sperando che possa far bene o almeno non troppi danni: c’è solo un dettaglio un po’ buffo; un tempo il grande promettitore veniva chiamato rottamatore, voleva pensionare mezzo mondo politico se non di più… ed oggi me lo trovo a sponsorizzare una degnissima persona che proprio un volto nuovo non è visto che arriva dritto dritto dalla prima repubblica.
Il ripiego sull’usato sicuro è una buona scelta, che sia un segno di resipiscenza?
Nel frattempo, come spiega nel Corriere del 01/02 Pierluigi Battista, il centro destra si sta dissolvendo e non è una buona notizia.
Con un centro sinistra che fa pena ed è interessato soltanto alla gestione del potere ed un centro destra che si dilania, come paese non siamo esattamente invidiabili.
A destra sarebbe bene che il fu cavaliere si dedicasse al suo hobby preferito (mi astengo dall’approfondire oltre) e, finalmente, si ritirasse da una scena politica dove non ha saputo preparare un buon terreno per la successione; se abbandonasse nani buffoni e ballerine (ogni riferimento è casuale e non voluto) al destino che meritano e lasciasse campo libero a chi ha qualche proposta…
La lega di Salvini potrebbe essere interessante se la piantasse di fare “la pancia” di certa Italia e si mettesse a lavorare seriamente per eliminare un po’ di fardelli inutili (per onestà, ad esempio, dovrebbero ammettere che le regioni sono un fallimento che andrebbe eliminato, a partire da quello scandalo che sono quelle a statuto speciale).
Dei pentastellati… non li ho mai considerati e non ho motivi per cambiare idea.
La politica è alquanto impotente e la penosa prepotenza del grande promettitore ne è la certificazione.
Resta che abbiamo un presidente, a lui l’augurio di buon lavoro.