oggi sono populista

Sentendo le notizie di oggi provo un senso di rabbia e frustrazione: persecuzione dei cristiani in Iraq, decapitazione del giornalista americano, mi verrebbe da dire cose politicamente scorrette quindi mi astengo. C’è andato il nostro ottimo Presidente del Consiglio, però, e questo mi rassicura: sicuramente in 1000 giorni risolverà ogni problema anche là, potremmo prestarglielo (senza obbligo di restituzione).

Taccio anche di Israele dove un paese democratico è sotto il continuo pericolo di terroristi fanatici.

I paesi arabi moderati non hanno nulla da dire in proposito? L’occidente che ci commercia ogni giorno non ha iniziative da prendere?

In Italia, invece si discute se bloccare ancora lo stipendio degli statali, fermo già da 4 anni: anche in questo caso le mie considerazioni sono politicamente scorrette e censurabili.

Preferirei ministri che parlino meno (soprattutto il presidente) e si diano da fare per quel che gli compete (una nota di colore sciocca: il ministro della pubblica istruzione in topless… aridatece quei bei ministri che usavano una volta, tutti in perfetto stile funzionario statale, con giacca e cravatta sempre e dovunque, a prescindere).

Un altro motivo di turbamento: a seguito degli interventi della Consulta in Italia è divenuto possibile effettuare la fecondazione eterologa; in merito a questo non mi esprimo, quel che mi turba è che sembra che sarà a carico del servizio sanitario nazionale, cioè pagato dai contribuenti.

Ora mi domando, a prescindere dall’insana idea che avere un figlio sia un diritto (Narciso regna impera e governa), ma è possibile che a pagare sia lo stato? Quello che chiede 23 euro di ticket per una visita specialistica, quello che non paga i vaccini alle persone che soffrono di allergia, che abbandona gli anziani con problemi al mercato dell’assistenza privata…

Lo stesso stato che ha dato la mancetta di 80 € ad alcuni e, contemporaneamente, permette ai comuni di aumentare le tasse come meglio credono, quello che permette il dilagare del gioco d’azzardo legale (e poi c’è qualche regione che pensa agli psicologi che devono avere libero accesso alle sale giochi), quello che…

Leggevo sul Corriere stamattina che uno stato deve essere leale per essere legale.

Il nostro è un paese leale? Domanda retorica.

Chiedo alla politica di cominciare a fare queste cose banali: non prendere per i (beep) i cittadini, legiferare meno e meglio, tecnicamente meglio, che non dovrebbe essere impossibile visto che abbiamo una burocrazia parlamentare che dice di sè di essere di altissima qualità e che è vergognosamente strapagata (e anche qui mi fermo). Prima della promulgazione di una legge questa dovrebbe essere sottoposta ad almeno 100 insegnanti di italiano e, se tecnica, ad altrettanti specialisti della materia ed addetti al controllo: se viene compresa da almeno l’80 si potrebbe passare alla promulgazione altrimenti andrebbe rispedita alle camere e ridotto l’emolumento dei parlamentari per un mese.

Oggi sono populista, lo ammetto

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