Il 15 ottobre è domenica e quale miglior occasione, visto il tempo molto più che clemente – le ottobrate non son più patrimonio esclusivo di Roma – di un giorno festivo e tranquillo per andare a fare la classica camminata con mia mamma? “All’ospedale … di corsa” è la camminata di 7,5 km che ci attende con partenza ed arrivo in Cittadella.
C’è tantissima gente perchè è in contemporanea con un’altra manifestazione e questo crea qualche problema organizzativo alla partenza ma poi tutto fila liscio e senza intoppi; giusto un saluto all’amico Federico, anche lui presente con adeguate forze famigliari al seguito, e via.
Non competitiva va bene, ma mia mamma non ha alcuna intenzione di arrivare ultima e così si lancia in una decisa camminata da par suo; certo gli acciacchi, l’età e le gambe corte non la agevolano ma la caparbietà non le fa difetto e dopo 75 minuti siamo al traguardo con una performance non brillante ma nemmeno tra le più scarse.
Il successo merita un premio e così dopo la doccia ristoratrice eccoci a pranzo all’Ikea, un luogo che inspiegabilmente piace molto a mia mamma, specialmente le polpettine vegetali affogate nel sugo d’arrosto e purè.
Vederla soddisfatta e fuori casa è per me motivo di pace e allegrezza.
Ma la giornata non finisce qui: a sera, quando ormai le ombre la fanno da padrone, prima di cena, mi dedico all’annaffiatura dell’orto e qui scopro, con compiaciuta sorpresa, che è tornato a trovarci il rospetto, stavolta bello cresciuto, che ogni anno ho avuto modo di incontrare.
Il giorno successivo, sempre di sera, ho trovato fiorito quel bellissimo fiore, di cui sono tanto orgoglioso e che non avevo mai scoperto come si chiamasse; mistero infine svelato: Tricyrtis è il suo nome ovvero giglio orchidea, grazie alla sua bellezza che mi ha conquistato.
La Tricyrtis mi venne regalata, alcuni anni fa dall’amica Marta ed è stato un dono dei più apprezzati perchè è un fiore davvero splendido.
In questo periodo sono in abbondante e colorata fioritura anche le piante di crisantemi che ho accudito amorosamente per tutta l’estate; anche i crisantemi sono tra i miei fiori preferiti, giusto per sottolineare quella vena di mestizia che spesso accompagna le mie giornate.
Trovo la Tricyrtis ed i crisantemi dei fiori bellissimi, come anche la nigella damascena; quest’ultima come la prima ingiustamente trascurati, almeno nelle mie zone, dove non ho mai avuto occasione di vederne una.
Episodi banalissimi ma che si inseriscono in un momento di grande stanchezza, tristezza e voglia di andarmene altrove; nel contempo sto meditando sull’alternativa, di civiltà, che ho scoperto grazie al dottor Giacomo Contri e che è così riassumibile: liberi di – liberi da.
Ne ho già parlato ma è un tema che intendo recuperare perchè trova applicazione nelle vicende tristi della Catalogna impazzita ma anche nella mia storia personale, come in quella di chiunque.
Parma, 18 ottobre 2017 festa di san Luca evangelista