Finalmente Umberto ha deciso: dopo anni di convivenza finalmente ha resa pubblica la volontà di sposare Luana.
Sono stato partecipe di svariati anni di questo rapporto, sin quasi dagli albori si potrebbe dire.
Apprezzo questa scelta perché Umberto è un uomo maturo, concreto, fedele che sa trattare bene la propria partner così come tratta bene gli altri partner coi quali ha a che fare (gli ho lavorato fianco a fianco per 7 anni), è una persona su cui si può contare quando serve e non solo quando le cose vanno male.
Luana è una splendida ragazza, idee chiare e una giusta ambizione che l’ha fatta laureare e diventare una delle poche serie professioniste che conosco almeno nel suo ambito professionale.
Sono una bella coppia che ha saputo crescere assieme superando anche non poche avversità.
Ho fatto loro presente che il matrimonio, anzi il rapporto privilegiato tra un uomo ed una donna (ma in realtà il sesso non conta poi tanto) è equiparabile a quello di una società di capitali: entrambi i soci lavorano per incrementare il patrimonio quindi non sono sempre lì attaccati (la mania di fare sempre le cose assieme che ritrovo in tante coppie), chiusi in loro stessi, autosufficienti.
E funzionano bene fin che c’è produzione, quindi niente misticismo, innamoramento o gelosia: tutto passa via giudizio di convenienza e di guadagno, quello monetario è soltanto uno tra gli altri.
Da tempo ho consigliato ad Umberto di leggere “La bisbetica domata” di Shakespeare come suggeriva il Dottor Giacomo Contri tempo fa: è un’opera splendida che insegna come coltivare il rapporto col partner; darò lo stesso consiglio anche a Luana perché l’essere bisbetico non è peculiarità solo femminile (anche se per secoli le donne hanno pagato).
Sono invitato al matrimonio e ne sono particolarmente onorato, ho già preso le ferie.