Luci e ombre a Cesena e Rimini

Sono tornato a Cesena per l’ultima lezione del corso organizzato dalla SIPL; devo ammettere che è andato bene come non speravo, ho avuto undici colleghi interessati, partecipi, attenti e capaci di interventi stimolanti e pertinenti.

Come non mai una classe davvero ottima, con ragazzi che promettono molto bene, della cosa non posso che essere molto contento: fare lezione in questo modo è un piacere a cui aggiungo l’ulteriore piacere dovuto alla presenza di Francesca, la mia tutor, che è stata, come già sapevo che sarebbe stata, una presenza di assoluta importanza.

Sei ore volate letteralmente via.

Prima dell’impegno cesenate, però, mi sono concesso un ritorno a Rimini, per una cena in compagnia; miei ospiti sono stati Agostino, Umberto, Andrea Rosa e Marco Guerrieri.

Serata di quelle che mi piacerebbe ripetere settimanalmente perché trascorsa con persone che vedo raramente ma con le quali c’è una stima reciproca consolidata da anni di conoscenza.

Purtroppo sono venuto a conoscenza, proprio durante la cena, della morte di un collega col quale ho lavorato per alcuni anni, Claudio Galassi.

Persona riservatissima, grande sportivo, nel passato è stato portiere del Padova per anni, mai una sigaretta (come me), mai un ascensore (sempre le scale a piedi, “quasi” come me); lo ricordo con affetto anche se i nostri interessi non erano esattamente coincidenti (sappiamo tutti che lo sport non è tra le cose che più mi stuzzicano). Assieme commentavamo le pressoché continue lamentele di una collega, battezzata “autosfigante”: con una certa ironia sapevamo sdrammatizzare le infinite occasioni che quest’ultima scovava per individuare un motivo per non stare bene. Una brava persona, insomma.

Di altri tre colleghi ho saputo che sono ammalati gravemente.

Nonostante questo la cena è stata ottima, propiziata da uno chef che sarebbe da sposare (se non fosse un uomo): il ristorante è stato quello della volta scorsa, “Ristorante del Toro”, con la usuale accoglienza calorosa; abbiamo chiesto di diminuire il numero di antipasti per non iniziare e finire con quelli, così ci siamo goduti anche tagliolini allo scoglio e carbonara di pesce che a pensarci…

Siamo arrivati a casa oltre mezzanotte ed alle sei del giorno dopo la dura sveglia ci ha richiamati al dovere.

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