Keith Haring. Radiant Vision è il titolo della mostra che mi sono concesso il giorno di capodanno, nel pomeriggio.
Palazzo Tarasconi, lungo la centralissima via Farini, in quel di Parma, è la sede di questa esposizione; costo del biglietto 14 €, che mi è sembrato leggermente eccessivo ma ormai ero all’ingresso e ho deciso di entrare comunque.
Conoscevo qualche opera di questo sfortunato artista, il murale Tuttomondo di Pisa, ad esempio, alcune ormai diventate patrimonio popolare e nulla più.
La visita mi ha confermato la piacevolezza di molte creazioni ed ha suscitato alcune associazioni del tutto immotivate: per un verso davanti ad alcune opere mi pareva di trovarmi di fronte ad un test di Rorschach di grandi dimensioni, quasi chiamato io stesso a dare un senso a ciò che mi si proponeva alla vista; per un altro aspetto, proprio per questa libertà mi è tornato in mente un fumetto della giovinezza, tal Cocco Bill che ricordo come qualcosa di molto “pieno” di figure inutili ai fini del racconto.
Salvi i disegni esplicitamente dedicati a qualche causa “umanitaria”, l’aspetto ad un tempo inquietante e interessante delle opere di Haring è proprio quello di stimolare libere associazioni in modo che il prodotto non sia solo il frutto dell’autore ma il prodotto di una collaborazione, il lavoro di un pensiero sulla produzione di un altro pensiero.
Ho trovato anche molto interessante la frequente riproduzione della figura di un bambino gattonante: il bambino come possibilità, inizio senza preclusioni o programmi, senza le ferree leggi della coscienza.
Ci sono poi tanti discorsi, ad esempio sull’arte popolare, cioè per tutti, con la produzione in serie di magliette, spille, gadget vari o i murales, arte di strada che si sottrae all’idea di possesso e di chiusura in un museo.
Non ho tali competenze per approfondire anche se sono convinto che una serie di figure sia emersa, nel mondo dell’arte, grazie ad un mercato che cerca sempre nuovi prodotti da lanciare, sebbene non è detto che Keith Haring rientri tra questi.
Parma 01 gennaio 2024 solennità di Maria Santissima madre di Dio