In memoria della Loredana

Ieri è morta Loredana, anzi la Loredana come si usava chiamarla.

Non era un’amica, quanto una gentile e ruvida signora, coetanea di mia madre il cui figlio minore ha condiviso con me i primi otto anni di scuola, oltre ad essere stato mio compagno di giochi d’infanzia.

A quei tempi i genitori della Loredana avevano un orto che, secondo il linguaggio del tempo, significa che facevano gli ortolani cioè avevano coltivazioni abbastanza in grande, per l’epoca (almeno secondo la nostra percezione), di prodotti ortofrutticoli.

La loro casa, con la lavanderia, la rimessa, l’orto era un paradiso per i giochi di noi bambini; l’abitazione vera e propria, invece, la ricordo come uno dei tanti luoghi tabù, abbastanza inaccessibili e comunque da frequentare con una circospezione che creava un certo stato d’ansia.

Erano le case degli aspiranti borghesucci, lo dico senza cattiveria alcuna, degli anni ’70, sorta di sacrario di mobili da esibire ai parenti ed amici, a conferma del benessere raggiunto.

Ricordo la Loredana come donna severa, ai tempi, anche se mai come suo marito, che era il terrore di me bambino (chissà perchè poi); per molto tempo ci siamo perso di vista, quindi saltuariamente, ho avuto modo di rivederla al lavoro, nella lavanderia di famiglia.

Persona diretta, schietta, gentile e cordiale; credo avesse stima e rispetto per me come sicuramente avevo ed ho io per lei.

Ruvida perchè non diplomatica ma, come dicevo, brava persona.

Stasera ho partecipato volentieri al rosario in sua memoria; purtroppo impegni di lavoro mi impediranno, domani, di presenziare al funerale.

Rivedendo, poco fa, alcuni compagni di infanzia ed i loro genitori, ho avvertito il solito senso di disagio e distanza, estraneità rispetto ad un mondo di cui ricordo davvero poco ed in cui fatico a riconoscermi: mi viene da legare al passato, un senso di vergogna per chissà quale colpa commessa o promessa mancata, per cui me ne tengo ben lontano, almeno così mi spiego la coperta di oblio che ottunde i ricordi.

Tra questi emerge, ma con molti dubbi, l’idea che nel mese di maggio si celebrasse, sia a casa della Loredana, che anche a casa nostra, il rosario con forse, anche la statua della Madonna. Tutto è troppo ovattato per avere certezze, ma voglio investigare…

Nel frattempo il mio arrivederci ad una cara e brava persona.

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