Debbo confessare, onestamente, che ci speravo per cui oggi, quando sono arrivato in ospedale ed ho visto il vuoto lasciato dal dito amputato… ci sono rimasto male.
Protagonista di questa triste vicenda è uno splendido ragazzo poco più che ventenne che ha subito l’amputazione di un dito della mano destra a causa di un incidente in montagna.
Non farò nomi perchè non voglio violarne la privacy ma posso dire che l’avevo conosciuto anni addietro quando era poco più che un pupattolo.
Cito Dante “biondo era e bello e di gentile aspetto”, così è questo giovane che mi piacerebbe avere come figlio e col quale mi sono trovato a mio agio, da subito, nel chiacchierare amabilmente dei più diversi argomenti.
Certo l’ho stremato un po’ (mi volevano adottare come anestetico naturale, visto come l’ho steso in queste sere) e d’altronde, legato alla flebo, non poteva sfuggire alle mie bordate verbali: abbiamo spaziato dalle ragazze, agli aneddoti di vita vissuta, all’esperienza di Cl, al cinema, al lavoro, agli studi (mi è caduto sul latino, unica pecca quasi imperdonabile).
Serio, posato, scherzoso, ironico, mi sono trovato davvero bene a parlare con un ragazzo che, avendo mille giustificati motivi di lamentarsi, non ha perso un minuto a compiangersi: un bell’esempio davvero.
Passando per la cattedrale, ieri mattina, mi ero soffermato un momento, per chiedere una grazia; non essendo per me, confesso che, un po’, ci contavo.
Il mio fervore religioso è pari a zero, mi interessano molto di più i problemi giuridici dello Stato della Chiesa, ma speravo che per tutti gli amici che ha… sarebbe stato un bel segno.
Poi, però, mi sono detto che i miracoli, quelli come si intendono normalmente, come segni grandiosi, sono “pericolosi” perchè sono collocabili all’interno di un rapporto gerarchico, di sudditanza e noi siamo figli, eredi, non sudditi: non abbiamo necessità di essere ammaestrati coi miracoli.
E non è forse un miracolo il fatto che un ragazzo giovane, bello, simpatico, reagisca in questo modo splendido ad un evento drammatico che gli è capitato?
Allora apprezzo la sua reazione, anche se ci speravo proprio.
Domani torna a casa; gli auguro una veloce ripresa ed ogni bene.