Stanotte sogno alquanto angoscioso anche se, diversamente dal solito, non mi sono svegliato gridando.
“Sono dunque nel cortile quando vedo sprigionarsi fumo e fiamme da qualcosa, forse un’auto, sul lato opposto della strada. Penso di chiamare il 118 [chissà perchè poi] ma non riesco a farlo [questo è uno dei momenti più angosciosi] non è chiaro se perchè l’agitazione mi impedisce i movimenti, tanto da non riuscire a digitare correttamente i numeri o perchè non funziona il cellulare. Qualcuno mi dice che prima di chiamare è meglio (o sarebbe stato meglio) gridare, [ma anche questo è poco chiaro] forse per salvare qualcuno.
Poco dopo vengo a sapere che la moglie di mio cugino Andrea ha strangolato la propria figlia maggiore [secondo momento angoscioso] perchè non sarebbe riuscita a salvarle entrambe dalle fiamme; forse si discute di questa cosa con qualcuno presente.
Poi c’è una discussione per via della proprietà di una casa o di un appartamento [di cui ignoro qualunque dettaglio], forse al terzo piano di un palazzo, chissà.
La questione in ballo [che non ricordo oppure non so se venisse effettivamente esplicitata] riguarda la gestione o la proprietà in rapporto alla moglie di mio padre [che nel sogno è una giovane donna bionda, alta e altezzosa, mi pare].
Arriva mio padre e forse ne parlo con lui.”
Considerando che non esistono incubi ma soltanto sogni, come insegna Giacomo Contri, anche da questo spero di ricavare un buon bottino.