Perché dedicare un post a due strane coppie?
Un motivo semplice: avete presente il Circo Barnum? In alternativa potrei rimandare all’art 69 del TULPS che parla di “esporre alla pubblica vista rarità, persone, animali, gabinetti ottici o altri oggetti di curiosità”.
Ecco, oggetto di curiosità!
Entrambe le coppie sono composte di persone dello stesso sesso, maschile, sebbene lo ritenga un puro caso, nessuna ha a che fare con la mia attuale sede di lavoro (è sempre bene ricordarlo, a scanso di possibili equivoci).
La prima coppia che ho conosciuto, ormai sono trascorsi alcuni anni, direi non meno di 7 o 8, mi aveva sin da subito colpito per via di alcune peculiarità: due uomini, sui 40 anni, uno sicuramente sposato, l’altro forse fidanzato.
Chiedono un colloquio per trasferirsi dove io lavoravo (lavoravo? parolone impegnativo); si propongono come molto preparati professionalmente, appartenenti ad un gruppo molto ristretto di operatori dotati di conoscenze e competenze ben oltre la norma.
Si dimostrano interessati a nuove sfide ma hanno una richiesta preliminare: o offro la garanzia di farli lavorare sempre assieme o non se ne fa nulla; ovviamente non se n’è fatto niente perché una richiesta del genere è inaccettabile; in aggiunta un secondo banale motivo: inspiegabile che una coppia così straordinariamente competente cerchi una nuova sfida professionale andandosi a rinchiudere nell’orticello di un piccolo comune.
Ho sempre utilizzato il plurale, sbagliando e questa è una peculiarità che li contraddistingue: è uno solo che parla, che guida le conversazioni, l’altro assente col capo, al massimo sottolinea e condivide quel che il primo ha detto.
Sono due ma uno in realtà, l’altro sembra una semplice appendice.
Non li ho persi di vista, mio malgrado, così ho scoperto nuove sfaccettature: molto formali coi colleghi, chiamati sempre con questo aggettivo, “collega” appunto, il che è comprensibile se ci si trova in una caserma con decine di operatori di cui si ignorano i nomi, ma che ha un effetto straniante se utilizzato per chi lavora quotidianamente fianco fianco.
Sulla stessa linea il rapporto con le autorità, connotato da un servilismo talmente sguaiato da risultare stomachevole ma condito anche da una vaga vena di ambiguità, il tutto condito da una dose abbondantissima di deodorante che precede, accompagna e segue questa strana coppia: il maschio alfa è deodorato con tale parsimonia che il suo arrivo è preannunciato da questo aroma dozzinale, l’altro segue, fedele ed obbediente e senza deodoranti aggiunti; anche in questo caso è uno solo che effonde aromi.
La seconda coppia ha caratteristiche simili: in questo caso il maschio alfa è il più giovane dei due, sindacalista molto attivo, falsamente cordiale, molto disponibile se gli si riconosce l’autorità di cui non è dotato ma che esercita con comportamenti obliqui e minatori; il suo compare è più vivace dell’omologo dell’altra coppia ma ha la personalità di un scamorza affumicata scaduta.
Si spalleggiano, nel senso che ognuno sostiene e conferma gli aspetti peggiori dell’altro ma è evidente che uno ed uno soltanto ha il potere di decidere, l’altro segue.
Due ottimi esempi di cosa non è definibile amicizia, sebbene, a detta di tutti, i componenti di queste coppie sono molto amici.
C’è una lingua di riscrivere
Parma, 9 dicembre 2023, memoria di San Giovanni Diego Cuauhtlatoatzin