Due giorni intensi: ieri compleanno della mia carissima Angelica, amica riminese con la quale ho condiviso alcuni anni di vita a Rimini e che ho risentito per farle gli auguri.
Con lei mi accade come con pochi altri, uno è l’ottimo Fabio, sempre riminese: ci si sente magari dopo due anni di silenzio ma sembra che siano trascorsi 5 minuti dall’ultimo colloquio e tutto riprende con una scioltezza che mi commuove sempre.
Le ho fatto gli auguri e la porto sempre nel cuore come una persona di quelle che ha inciso parole indimenticabili nella mia vita.
La notte, invece, lavoro, con ottimi colleghi (con uno dei quali ho condiviso pure la colazione, una volta smontati stamattina alle 7); due ore di sonno poi sveglia e preparazione degli ultimi pacchi: nel pomeriggio mio fratello (che non finirò mai di ringraziare) è venuto a caricare la quasi totalità delle mie cose, il trasloco è divenuto definitivo anche se abiterò a Modena ancora fino a fine mese.
Con la testa non ci sono davvero più, mi sento così distante, straniero, adesso tutto preso a sostenere chi ha bisogno ed a sistemare tutte le cose che ho portato a Parma.