Stanotte un sogno che visto la presenza di amici che non sento da tempo:
Mi trovo con Fabio Montebelli di fianco a qualcosa che è luogo di ritrovo di moto o ciclomotori; uno di questi ragazzini sembra che faccia acrobazie da stupido; mi segno la targa e penso che poi provvederò a sistemarlo.
Ci spostiamo sotto un albero che ha caratteristiche particolari (che non ricordo) e lì sotto gli confesso che non ho più voglia di fare questo lavoro e che vorrei cambiare, ma è difficile, ma lui mi risponde che c’è una sua amica che vende ricariche per il caffè o qualcosa del genere a Forlì; dato che si è appena licenziato un dipendente questa ragazza sta cercando qualcuno da assumere; la questione, però, è che non è un posto da venditore vero e proprio, ma c’è da prendere contatto col telefono e poi indirizzare i venditori in un posto piuttosto che un altro.
Gli dico che ci penserò anche se a me non piace l’idea di fare il venditore (non mi è mi piaciuta sta cosa) e in più ho delle titubanze a lasciare il mio posto attuale per uno così, ma ci penserò.
Nel frattempo arriva sua moglie e ci salutiamo.
Sono a casa mia; nel letto ci sono la moglie di Fabio e Patrizia del Bianco; credo che siano nude anche se sono coperte; parlo con loro di qualcuna che ha il seno molto prosperoso, forse più prosperoso dei loro che, si intravede dalle lenzuola, sono molto prosperosi.
Patrizia mi parla di suo marito Romano dicendo che vizia in modo incredibile i figli; io commento ma non ricordo come.
Spariscono le due donne e qualcuno invita anche me ad andare a casa, ma io rispondo che devo tenere aperto fino alle 8.30 ed è già buio, tanto che accendo la luce e mi affaccio alla finestra; da lì vedo un’auto che arriva, ne scendono due persone che suonano al campanello anche se io stavo già aprendo; entrano questi due uomini, di cui uno sparisce ed uno resta, tenendo delle carte in mano e chiedendomi se voglio prenderlo come cliente.
Guardo le carte e stiamo parlando quando, non so se sono io a invitarla o entra lei, entra nella stanza una donna, che non ricordo chi fosse, ma so che appartiene allo Studium Cartello; anche lei tiene fogli in mano ed inizia a parlare con tono deciso e quest’uomo, quando prende in mano i fogli e vede “Studium cartello” è come se si alzasse di scatto e dicesse ” ah no, no questa cosa non mi interessa”; quasi fosse gay, di quelli che partecipano al gay pride, convinto. Ha l’atteggiamento di chi sta per dire “queste cose da ciellini io proprio non le voglio vedere”, io, invece, sostengo la legittimità, la correttezza di questa donna che è anche la mia proposta; l’uomo risponde che cercherà qualcos’altro e se ne va.
Il sogno prosegue ma non ricordo altro.