Il terzo giorno di visita a Berlino è dedicato al castello di Charlottenburg che la volta precedente avevo trovato chiuso.
Anche in questo caso visita assolutamente ottima, di grande piacevolezza; ciliegina sulla torta, però, è stata la visita al mausoleo che custodisce i sarcofaghi della regina Luisa di Meclemburgo-Strelitz (proprio quella di cui parla George Mosse), del re di Prussia Federico Guglielmo III, dell’imperatore Guglielmo I e dell’imperatrice Augusta di Sassonia-Weimar-Eisenach. Buffo il custode, un attempato signore che, rigorosamente in tedesco cerca di farmi capire che quello è un luogo sacro e che si deve tenere un comportamento decoroso. Mi ricorda di non ridere, di non fare cose sconvenienti e di non avvicinarmi al crocefisso che è sulla parete. Sebbene non riesca a capire una parola, ho ben inteso tutto quello che non voleva che facessi; il lato divertente della vicenda è che ero completamente solo all’interno quindi faticavo non poco per immaginare quali comportamenti sconvenienti avrei potuto tenere.
Si conferma la mia predilezione per i cimiteri ed i mausolei.
Mi cammino, ancora una volta, tutto il parco e visito il bel museo dedicato alle porcellane della Königliche Porzellan-Manufaktur (KPM, Manifattura Reale della Porcellana), custodito nel Belvedere.
Per quanto sia splendido l’esterno dello Schloss Charlottenburg, gli interni in stile rococò, in particolare nel Neuer Flügel, mi risultano un po’ indigesti anche se molto belli; seppure amante del barocco, ho trovato questi ambienti leggermente eccessivi.
Qui, nel Neuer Pavillon, ci trovo un’opera di Jacques-Louis David, una replica de Il Primo Console supera le Alpi al Gran San Bernardo: dipinto famosissimo che mi ricorda non so quale enciclopedia o libro che avevo visto da bambino, di fronte un ritratto in vesti da imperatore che credo si dell’atelier di François Gérard.
Un’opera bellissima, di grande impatto visivo come si addice ad un maestro che sa come immortalare il potente di turno.
Bello anche il Neuer Pavillon opera di Karl Friedrich Schinkel, architetto che ha inciso significativamente nella Berlino ottocentesca con opere neoclassiche come la Neue Wache, l’Altes museum e il Castello Charlottenhof a Sanssouci.
Trovo, invece, ridicolo, dover pagare un’aggiunta di 3 euro per poter scattare foto all’interno dei castelli (anche a Sanssouci): decisamente eccessiva come cifra.
Straordinaria scoperta: nel parco di Charlottenburg ci sono dei trattorini che aspirano le foglie secche, ma non dai viali, dai prati, una cosa assolutamente unica.
Dopo la visita al complesso di Charlottenburg ho approfittato della presenza di due musei nei pressi così mi sono lanciato prima al Bröhan-Museum dedicato a Art Nouveau, Art Déco e alla Secessione: non male anche se di nuovo trovo un balzello di 2 euro per le foto.
Passo infine al museo Berggruen dove ho trovato opere di Picasso, Giacometti, Klee, Matisse e Braque, oltre ad un’autentica tomba egizia.
Ancora una giornata felicemente stancante.