Sarebbero 61 le candeline che oggi spegnerebbe il mio amico Federico Buzzi, uno tra i primi miei coscritti come avrebbero detto a Livigno.
Come ogni anno gli avrei mandato gli auguri e ci saremmo visti in uno di questi giorni per festeggiare con una lauta cena, in compagnia del terzo del magnifico trio, l’ottimo Paolo Fabbri.
Ovviamente nulla di questo è possibile poiché Federico ci ha lasciati da tempo, ma mi sembra giusto ricordare e ricordarlo, essendo stato una persona speciale.
Passando il tempo, riemergono alla memoria anche le contraddizioni, le difficoltà che non sono mai riuscito a risolvere, tra tutte l’essere considerato il genio del gruppo (sigh) ed il suo “padre spirituale”, quello a cui ricorrere nei momenti di difficoltà.
Non mi è mai dispiaciuto dare una mano, ma quel ruolo mi ha sempre pesato, anche se non sono mai riuscito ad uscire da questo schema; niente di grave ma c’è stata perdita di affari e di questo mi dolgo, seppur senza drammi.
Conservo gelosamente tutti gli affari conclusi, gli incontri, le telefonate, un grande patrimonio che mi ha reso migliore.
Tanti auguri, caro amico.
Parma, 12 gennaio 2025 festa del Battesimo del Signore Gesù Cristo
