Budapest

Terzo viaggio da solo.

L’inizio, come sempre, è difficoltoso, l’ansia la fa da padrona ma la caparbietà la vince e parto per arrivare, come al solito, senza problemi.

All’inizio non è amore anche perchè il confronto con le città che ho visitato in precedenza vede Budapest perdente: Praga è molto più colorata e “leggiadra” mentre Monaco è più ordinata e pulita.

L’appartamento in cui starò è bello, il proprietario non brilla per simpatia ma sull’appartamento niente da dire.

Esco subito per una ricognizione della Piazza degli Eroi, che è vicino a casa, al boschetto lì a fianco poi vado in centro sul lungo Danubio, Piazza Roosevelt fino al Parlamento.

Seconda giornata: come di solito accade, faccio pace con la città, cioè comincio ad ambientarmi ed inizio le escursioni: il Castello con relativo quartiere, la Chiesa di Mattia (in restauro), il Bastione dei pescatori, il Museo poi il Parlamento.

Mi mangio un po’ di dolci deliziosi (a differenza del caffè) poi visito la Cattedrale di Santo Stefano ed una chiesa evangelica orrenda; ho provato a visitare una grotta in periferia ma sono arrivato tardi per cui ripiego sul mausoleo di Gul Baba, monumento musulmano che mi lascia del tutto indifferente, infine scendo all’Isola Margherita.

Terzo giorno: qualche difficoltà nel fare colazione poi decido (incredibilmente) di approfittare dei bagni termali, prendo in affitto costume e salvietta e via: piscina all’aperto da cui sgorga acqua a 38°, una assoluta libidine. Ripresomi dalla piscina mi dedico al Museo delle Belle Arti dov’è in corso una mostra dedicata agli Incas molto, molto bella. Al Museo, invece, El Greco, Raffaello, Cranach, Van Ruisdel, gli impressionisti… ne vale la pensa.

L’appetito vien mangiando e quindi mi fiondo alla sinagoga con relativo museo e mostra di pittura quindi salgo al Monte Gellert (c’erano giocatori delle tre carte anche lì, mi son trovato a casa) con visita alla Cittadella (non ne vale la pena); mi visito poi un altro paio di chiese (capirete, per non perdere l’allenamento) quindi il mercato coi tetti maiolicati che tanto mi piacciono; passo per la Stazione di Nygati poi di nuovo in centro. Il giorno successivo è quello della partenza, stanco e molto soddisfatto: Budapest è un città molto bella che vale la pena di vedere con calma e da gustare fino in fondo nelle sue offerte termali.

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