Come tanti parmigiani ho avuto modo di vedere il video, ampiamente condiviso in rete, di un intervento di due colleghi appartenenti al corpo di polizia locale in cui anch’io presto servizio (anche se non al momento). Qui il link al Corriere di Bologna https://video.corrieredibologna.corriere.it/il-video-dei-due-vigili-investiti-a-parma-da-un-auto-fuggita-a-un-posto-di-blocco/0f33eeeb-2d58-476c-8472-072653a1bxlk.
La vicenda si è conclusa senza danni, con mia grande contentezza perché i colleghi coinvolti se la sono cavata tutto sommato a buon mercato, con pochi giorni di prognosi.
Di altro genere di ferite tralascio di parlare in questa sede.
La notizia è assurta agli onori della cronaca, ne hanno parlato più o meno tutti, politici, giornalisti, colleghi, esperti di ogni ordine e grado.
Normalmente si ricreano i consueti schieramenti pro e contro, quindi qualcuno (molti colleghi) esalta la bravura degli agenti operanti, che però fenomeni non sono stati, altri ne denigrano la professionalità, evidenziando probabilmente oltre misura gli eventuali errori riscontrati; i politici, come al solito, hanno tessuto lodi pelose perché quasi nessuno di costoro conosce realmente il nostro lavoro, strattonando l’episodio per sostenere le proprie tesi, sulla testa di chi lavora in strada quotidianamente.
Anche in questo ambito si oppongono due schieramenti l’un contro l’altro armato in una singolar tenzone che serve solo per cavalcare l’onda mediatica del momento, ne è testimonianza una riforma che è in attesa da decenni e che stenta a vedere la luce e, se e quando la vedrà, sarà quasi sicuramente peggiorativa, su questo sono disposto a scommettere sebbene sia contrario al gioco d’azzardo.
Da parte mia mi limito a prendere nota di alcuni dettagli marginali, di minima importanza, che prescindono dai fatti accaduti.
Il primo: nonostante anni di battaglie sul nome, sembra che gli organi di stampa proprio non riescano a rinunciare a quello di vigili urbani; mentre nessuno si sognerebbe di chiamare i poliziotti guardie di pubblica sicurezza (loro nome fino al 1981) o gli agenti di polizia penitenziaria agenti di custodia o, peggio che peggio, secondini.
A tal proposito ho scoperto che esiste la “Carta di Milano”, risalente al 2013, un Protocollo deontologico per i giornalisti che trattano notizie concernenti carceri, persone in esecuzione penale, detenuti o ex detenuti; bene vi chiederete e che cosa ha a che vedere un protocollo deontologico col nome degli appartenenti alla polizia penitenziaria? Ebbene il punto 9) impone ai giornalisti di “Usare termini appropriati nel definire il personale addetto alle carceri”.
La cosa mi ha molto colpito perché con tutti i problemi delle carceri, il protocollo deontologico si preoccupa dell’appellativo degli operatori: evidentemente era avvertito come problema e qualcuno se n’è fatto tanto carico da convincere l’ordine dei giornalisti a inserirlo in un atto formale di tale importanza.
I giornalisti, per quanto mi consti, a questo giusto adempimento prestano la dovuta attenzione, mentre nel caso della polizia locale, beh lascio a voi guardare il mondo della rete, i quotidiani online e cartacei, i servizi dei tg di tutte le testate … verificate con questo episodio parmigiano.
Un’altra nota: ieri e oggi è stato celebrato il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza; ieri c’è stata la conferenza stampa di presentazione di cui ho ascoltato solo l’intervento di mons. Rino Fisichella che della polizia locale non ha minimamente fatto cenno.
https://www.youtube.com/watch?v=MDPF3d89PaI
Nella versione italiana del sito Iubilaeum2025 https://www.iubilaeum2025.va/it/pellegrinaggio/calendario-giubileo/GrandiEventi/Giubileo-delle-Forze-Armate-Polizia-Sicurezza.html c’è questo invito: “A questo evento giubilare sono particolarmente invitati, insieme ai loro famigliari, tutti gli appartenenti alle forze militari e alle forze di polizia, i vigili urbani, gli operatori di sicurezza, i veterani, le diverse associazioni militari, accademie militari, cappellanie e ordinariati militari”.
Anche qui “vigili urbani” e pensare che il cerimoniale vaticano è normalmente attentissimo a nomi, qualifiche e citazione delle istituzioni.
Alle celebrazioni odierne, ad esempio, erano presenti ministri e politici vari ma non poteva esserci, perché non esiste, una figura in grado di rappresentare a livello nazionale, le polizie locali italiane.
Chiudo con un riferimento autobiografico: ho avuto modo, lo scorso anno, di frequentare un corso organizzato da INPS e dall’Università di Bologna, dedicato alle competenze; grazie ai docenti ho scoperto che l’ISTAT gestisce la classificazione delle professioni, ma lasciamo parlare direttamente ISTAT:
“La Classificazione delle Professioni è lo strumento che permette di ricondurre le diverse occupazioni presenti nel mercato del lavoro in specifici raggruppamenti, utili per comunicare, diffondere e integrare dati statistici sulle professioni, garantendo anche la comparabilità a livello internazionale. … Sebbene la Classificazione delle professioni nasca con fini statistici e conoscitivi, nel tempo il suo utilizzo è stato esteso anche a scopi amministrativi e informativi. Numerosi enti come il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’Inps, l’Inail, le università, per citarne alcuni, usano la Classificazione delle Professioni per le loro esigenze, richiedono dati aggiornati sulle professioni e contribuiscono a loro volta ad accrescere il patrimonio informativo su questo tema. Proprio in virtù dell’uso congiunto che ne viene fatto e dei molteplici scopi di utilizzo, l’Istat ha costituito un Comitato interistituzionale per condurre i lavori di revisione e arrivare alla definizione della nuova Classificazione delle Professioni (CP2021) in modo condiviso. La nuova versione della Classificazione delle Professioni è entrata in vigore il 1° gennaio del 2023”.
Viene classificata anche la polizia locale, guardiamo come.
La prima tabella che trovate qui di seguito riguarda le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata qualificazione; in questa categoria rientrano i comandanti dei vigili urbani:
2.5.1.1.3 – Specialisti in pubblica sicurezza
Le professioni comprese in questa unità coordinano localmente le attività degli uffici di pubblica sicurezza, di polizia tributaria e di protezione civile. Implementano strategie di prevenzione dei reati, di ricerca e denuncia delle evasioni e delle violazioni finanziarie, di vigilanza sull’adempimento delle disposizioni di interesse politico-economico, di polizia finanziaria e doganale, di mantenimento dell’ordine, della sicurezza pubblica e delle frontiere.
LA POSIZIONE NELLA CLASSIFICAZIONE
Specialisti della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione
2 – PROFESSIONI INTELLETTUALI, SCIENTIFICHE E DI ELEVATA SPECIALIZZAZIONE
2.5 – Specialisti in scienze umane, sociali, artistiche e gestionali
2.5.1 – Specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie
2.5.1.1 – Specialisti della gestione e del controllo nella pubblica amministrazione
2.5.1.1.3 – Specialisti in pubblica sicurezza.
ESEMPI DI PROFESSIONI
capitano commissario di porto
capitano della guardia di finanza
colonnello del corpo forestale dello stato
colonnello della guardia di finanza
comandante dei vigili del fuoco
comandante dei vigili urbani
comandante del corpo forestale
commissario della pubblica sicurezza
vice commissario della pubblica sicurezza
vice questore aggiunto della pubblica sicurezza
vice questore aggiunto forestale.
Ora veniamo alla figura degli ufficiali, ovviamente sempre dei vigili urbani che rientrano nelle professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone:
3.4.6.3.1 – Tecnici dei servizi di sicurezza dei vigili urbani
Le professioni classificate in questa unità organizzano e coordinano le attività finalizzate ad assicurare il rispetto delle norme e dei regolamenti cittadini, in particolare rispetto al traffico, al commercio, all’igiene pubblica e alla sicurezza dei cittadini in collaborazione con le forze dell’ordine.
LA POSIZIONE NELLA CLASSIFICAZIONE
Tecnici dei servizi di sicurezza dei vigili urbani, dei vigili del fuoco e del corpo forestale
3 – PROFESSIONI TECNICHE
3.4 – Professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone
3.4.6 – Tecnici dei servizi pubblici e di sicurezza
3.4.6.3 – Tecnici dei servizi di sicurezza dei vigili urbani, dei vigili del fuoco e del corpo forestale
3.4.6.3.1 – Tecnici dei servizi di sicurezza dei vigili urbani
ESEMPI DI PROFESSIONI
capo reparto della polizia municipale
ufficiale dei vigili urbani.
Ultima tabella riguarda i viggili che rientrano nelle «Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi»:
5.6.1.2.0 – Vigili urbani
Le professioni comprese in questa unità assicurano il rispetto delle norme e dei regolamenti cittadini, regolano il traffico, pattugliano le strade, prevengono o sanzionano infrazioni, controllano l’esercizio del commercio, visitano mercati, negozi e locali pubblici controllando l’igiene e la provenienza delle merci vendute, forniscono informazioni sulla città, collaborano con le forze dell’ordine nella tutela della sicurezza dei cittadini.
LA POSIZIONE NELLA CLASSIFICAZIONE
Vigili urbani
5 – PROFESSIONI QUALIFICATE NELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI E NEI SERVIZI
5.6 – Professioni qualificate nei servizi di sicurezza
5.6.1 – Professioni qualificate nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia
5.6.1.2 – Vigili urbani
5.6.1.2.0 – Vigili urbani
ESEMPI DI PROFESSIONI
guardia municipale
guardia zoofila
vigile annonario
vigile comunale
vigile sanitario
vigile urbano
vigile veterinario.
Giusto per fare un paragone, gli agenti della polizia di stato (così chiamate, guardie di pubblica sicurezza)
5.6.1.3.1 – Agenti della Polizia di Stato
Le professioni comprese in questa unità fanno rispettare le leggi, proteggono le persone e la proprietà, prevengono e reprimono reati, perlustrano il territorio intervenendo in caso di reati, incidenti e situazioni di pericolo o di emergenza; scortano persone, mezzi di trasporto, valori, svolgono attività investigative su attività criminali e notizie di reato.
LA POSIZIONE NELLA CLASSIFICAZIONE
Agenti della polizia di stato e professioni assimilate
5 – PROFESSIONI QUALIFICATE NELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI E NEI SERVIZI
5.6 – Professioni qualificate nei servizi di sicurezza
5.6.1 – Professioni qualificate nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia
5.6.1.3 – Agenti della polizia di stato e professioni assimilate
5.6.1.3.1 – Agenti della Polizia di Stato
ESEMPI DI PROFESSIONI
agente della polizia di stato
agente della pubblica sicurezza
agente scelto della pubblica sicurezza
assistente capo della pubblica sicurezza
assistente della pubblica sicurezza
sovrintendente della pubblica sicurezza
vice sovrintendente della pubblica sicurezza.
Giusto per completezza d’informazione le macro categorie sono 9:
1 Legislatori, imprenditori e alta dirigenza
2 Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione
3 Professioni tecniche
4 Professioni esecutive nel lavoro d’ufficio
5 Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi
6 Artigiani, operai specializzati e agricoltori
7 Conduttori di impianti, operai di macchinari fissi e mobili e conducenti di veicoli
8 Professioni non qualificate
9 Forze armate.
Il sito dell’ISTAT per guardare di persona lo trovate da soli.
Lascio a ciascuno di trarre le conclusioni che preferisce; da parte mia saluto tutti con questa amara considerazione: di fronte alla frequente domanda che trovo in rete ovvero se siamo poliziotti o impiegati, rispondo con impeto che poliziotti non saprei, credo sempre meno, ma indubbiamente “mal-impiegati”.
Buona convalescenza ai colleghi coinvolti nel brutto episodio e buon Giubileo a tutti e ciascun agente ufficiale o comandante delle tante polizie locali italiane (e non solo italiane)
Parma, 9 febbraio 2025, V domenica del tempo ordinario, memoria di Sant’ Apollonia Vergine e martire e Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza