Alcuni giorni orsono la mia adorata Piccola Porky’s (lo ribadisco pubblicamente: non è un soprannome originato dall’essere la suddetta una porcella ma dallo spirito goliardico che quel film ricorda) mi ha invitato a visitare la mostra che il Museo di Santa Giulia di Brescia dedica a Matisse; ero stato tentato di rifiutare ma, pensando che quella era la solita risposta che avrei dato, ho preferito approfittare dell’invito e così, stamattina, assieme alla sullodata ed al caro Riccardo (ottimo suo partner) sono partito alla volta di Brescia dove non ero mai stato in vita mia.
Partenza sotto la neve, mista ad acqua fortunatamente, che non ci lascerà mai, in forma liquida, fino al ritorno in serata e tuttavia il viaggio è gradevole e manco mi accorgo del tempo passato in auto.
Troviamo un fortunoso parcheggio in centro ed andiamo a visitare, al volo, la famosissima Piazza della Signoria (mi segnala la Piccola Porky’s che ho sbagliato scrivendo Signoria invece di Loggia, lascio traccia del lapsus che mi spiego come un “riconoscimento” di un gradimento, ovvero: è tanto bella che non sfigurerebbe nemmeno a Firenze) che è davvero molto bella; purtroppo, ed è la prima volta che mi accade, scopro che dopo pochi scatti la batteria della mia macchina fotografica mi tradisce per abbandonarsi ad un immeritato riposo, peccato davvero anche se questo non mi rovinerà certo la giornata.
Andiamo a pranzo in un ristorante-trattoria dove ho la possibilità di gustarmi degli ottimi tortelli alla bresciana, ripieni di carne, davvero squisiti per passare al famoso stracotto di asinino (mi dispiace per l’asinello non so se ne mangerò ancora in futuro) che mai avevo gustato in vita mia e che è davvero ottimo, il tutto accompagnato da uno splendido vino rosso.
Mezzo ubriaco, ma nessuno se n’è accorto, mi sono trascinato a Santa Giulia; arriviamo in tempo per evitare code ed entriamo fiduciosi: debbo confessare che la mostra non merita, molti disegni, pochi quadri, alcune sculture … interessante la tesi sulla presunta eredità michelangiolesca di Matisse che dimostrerebbe l’intelligenza di un maestro che ha saputo sfruttare il lavoro di altri per offrire un risultato personale e nuovo; nel complesso, però, mi sembra una mostra poco significativa.
Finita la visita della mostra mi dedico al complesso museale e qui è tutta un’altra cosa: i chiostri, le cripte ed alcune sale del museo sono veramente bellissime e meritano sicuramente una visita. Nel complesso direi che Brescia è una città da visitare, con un centro storico molto bello, caratteristica tipica di molte città della Penisola che rendono “la provincia” italiana un ambiente di straordinaria ricchezza artistica e testimonianza di una capacità di elaborare e personalizzare un patrimonio storico comune eppur sempre diverso. Mi propongo di tornare, magari con la stessa gradevole compagnia o con altri che vorranno unirsi, sono i benvenuti, per visitare la città con un clima più gradevole.
Un piccolo neo: in terra di lamentela verso un meridione ritenuto, tra le altre cose, evasore fiscale, ho trovato il ristorante che non ci ha rilasciato lo scontrino: avrà fatto il concordato fiscale ma l’impressione è stata un po’ sgradevole anche se non sarà questo ad impedirmi di tornarci.
2 commenti
Aggiungi il tuo →Tesoro! Noi contiamo di portarti di nuovo a Brescia e ad altre mostre…quindi preparati! E dai un’aggiustatina all’introduzione… Piazza della Signoria a Brescia? No credo!
A presto!
Un bacione Silvia e Riccardo
Grazie, quando mi sarà possibile non dirò certo di no e tuttavia abbiamo speso un po’ troppo per le mie attuali finanze… quindi maggior morigeratezza le prossime volte 🙂