Tempo fa, sono poco più di due anni, in una delle conversazioni col mio amatissimo san Roberto Mastri, si parlava di gatti, dei due gatti che abitavano in casa con me e mia mamma.
Sapevamo che gli animali non hanno “l’anima” e di questo mi rammaricavo perché, pur sapendo che sono animali e non esseri umani, mi dispiaceva l’idea di arrivare un giorno a doverli perdere, un giorno molto lontano …
Roberto, sapiente e attento come sempre mi rispose, senza esitazione, ricordandomi che, per la dottrina cattolica, niente di quel che di buono c’è stato su questa terra e legato all’uomo andrà distrutto, obliato.
Era un discorso teorico, ipotetico che oggi, pochi minuti fa è divenuto una triste realtà: Briscola, il mio amatissimo Briscoletto, quel pestifero micetto nero che agitava le mie giornate coi suoi giochi, coi capricci, con le coccole e i bacetti che mi dispensava a profusione, eco Briscola è morto, investito da un’auto.
Quel Briscoletto che passava gran parte delle giornate sdraiato sopra le gambe o a fianco delle gambe della mamma, quel Briscoletto che poche ore fa me ne combinava di ogni mentre sistemavo i vestiti se n’è andato.
Non voglio cedere ai deliri mistici o a illusorie consolazioni ma sembra quasi che sia andato a tenere compagnia alla mamma.
Un piccolo, scattante, monello, dispettoso, affettuoso, coccolone, arrivato nell’orto di casa del tutto inaspettato ma accolto, adottato con tanto affetto.
Ancora dolore
Ciao Briscoletto.
Parma, 6 marzo 2025 memoria di Santa Rosa da Viterbo, Vergine