Primo viaggio in aereo della mia vita ed anche primo viaggio a Londra e, com’è ovvio, alla National Gallery, la meta più significativa di questo viaggio.
Gruppo nutrito di partecipanti: sono in camera con Mauro (un amico di Agostino) e il di lui figlio, l’altra camera è occupata da Agostino e da sua figlia.
Le condizioni igieniche dell’albergo sono discutibili, con la cameriera che davanti ai miei occhi, per rifare il letto, prende la coperta, la butta a terra, sulla moquette, di colore marrone, salvo riprenderla e posizionarla sulle lenzuola come se niente fosse. La medesima moquette arreda il bagno arrivando fino al bordo vasca e qui mi fermo perchè ad Agostino, come camera, è andata decisamente peggio.
Londra è una città enorme e mi spaventa non poco, peraltro assisto a due scene di violenza che mi turbano alquanto: un ubriaco o matto che disturba al Burger King, che viene allontanato senza tante moine ed un presunto ladruncolo che si scontra (di brutto) con la sicurezza in un negozio di Picadilly. Vista la presenza dei bambini non è possibile fare tanto ma le cose vanno decisamente bene. Visita del centro città poi mi dedico alla National Gallery, (il link rimanda al sito istituzionale) che mi lascia sbalordito: che gusto questi inglesi.
C’è una tale quantità di capolavori da stordire, uno scrigno di opere d’arte non inferiore al Prado o ai migliori musei italiani
La città è da rivedere
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