Debbo alla cortesia dell’ottimo Maurizio Sellitto, esimio collega, appassionato di fotografia e gradevolissimo conversatore, alcune foto strappate dalla commemorazione dell’istituzione del Corpo della Polizia Municipale di Modena. Sono scatti rubati, da autentico paparazzo e d’altronde s’è allenato agli ormai storici campionati di nuoto di cui ho già parlato in altre occasioni. Il lato buono del suo carattere stavolta ha avuto il sopravvento, graziando il sottoscritto sia delle riprese meno formali, sia dei ritocchi cui so che ha resistito. Vengo informato dal sullodato Maurizio, che aggiunge alle innumerevoli virtù, già decantate, anche la modestia, che non è lui l’autore delle foto che provengono, invece, da un ignoto artista che le ha pubblicate su flikr; questa spiega la bontà d’animo…
Debbo gratitudine a Maurizio per la cortesia che mi ha mostrato nel regalarmi le foto ma, anche, per le intelligenti parole che mi centellina nello spogliatoio, nelle rare occasioni che ho di incontrarlo; gli debbo riconoscenza anche per la pazienza con cui sopporta i miei frizzi e lazzi da Pierino (ino…) la peste.
A lui, stamattina, velocemente, raccontavo di avere terminata la lettura di Tristano, ultimo dei 3 racconti di Thomas Mann.
Non mi aspettavo novità e non ne ho trovate per cui confermo il mio giudizio negativo, ritrovando una buona parte della mia adolescenza imbevuta di tali ideali; dall’ideale della bellezza ancora oggi sono assai condizionato e questo è uno dei punti di correzione sui quali lavorare.
Atmosfera sofisticata, creata tutta dalle parole, in questo forse Mann può essere rivalutato, nel rendere manifesto che tutto passa attraverso la parola che è in grado di trasformare la realtà a seconda del pensiero che sostiene e rende pubblico; mi verrebbe da dire: tutto il potere alla parola anzi alla frase cioè al pensiero, anche nella versione peggiore e malefica di Thomas Mann.
Le foto, dunque, mi vedono nella versione ufficiale e gentiluomo (ci provo), vestito di tutto punto, pure coi guanti di pelle; poiché pare che la cerimonia sia, tutto sommato, piaciuta, proporrei, ogni mattina, a inizio turno un’oretta dedicata prima all’esercizio fisico, alla marcia e, a conclusione, all’alzabandiera.
Dell’oretta di ginnastica io trarrei indubbi benefici.
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