Sebbene schifato dalla politica, sono stato a compiere il mio dovere elettorale in quel di Rimini ed ho avuto l’occasione di poter cenare prima con Don Piero, sempre straordinario commensale per la capacità di rendere simpatici ed arguti anche gli episodi più apparentemente quotidiani, poi con le mie adorate colleghe Maria Grazia Verni, Silvia Piccola Porky’s, Roberta Berardi (detta Robina) e WonderDanielina; ultimo per dovere di cavalleria, il mio ex capo Umbi (la cozza).
Assenti giustificati Maurizio, Francesco e Gigi, giustificati ma non per questo sono mancati di meno; mancava anche il caro Andrea ma abbiamo scoperto poi che è nata sua figlia giusto quella sera quindi giustificatissimo (e tantissimi auguri alla pargoletta).
Serata molto gradevole, come sempre, con amiche e amici che, ogni volta, mi trattano come un pascià, in maniera principesca senza che io possa mai ricambiare come meriterebbero, ciascuna individualmente.
Le ringrazio di cuore per il sostegno che mi garantiscono anche a distanza: sono amiche preziose.
Ho avuto anche occasione di rivedere il mitico Marco, altro ragazzo (stagionatello) fuor del comune mentre mi è mancato Ivanello che avrei salutato con grande piacere. Senza voler nulla togliere a tanti altri, devo ammettere che senza questi rapporti, coltivati negli anni, sarei sicuramente peggiore di quanto sono.
Altra nota positiva: il buon Gigi, dopo varie mie (inopportune, lo ammetto) insistenze, mi ha regalato uno dei suoi quadri che va ad arricchire la mia piccola collezione; la gratitudine e i ringraziamenti non sono ancora una volta un adempimento dovuto, ma una imputazione di beneficio.
Quanto al voto, ho adempiuto senza alcun entusiasmo, registrando, in numerose persone che ho avuto modo di sentire, una sfiducia nelle istituzioni che mi ha spaventato ed è difficile dar loro torto; non mi ci ritrovo a votare, anche se ho dato il sostegno all’amico Stefano Brunori che mi auguro davvero riesca a farcela perchè merita un riconoscimento per l’impegno sociale che da anni lo vede impegnato in prima linea.
Gli auguro fortuna politica anche se rimango convinto che non sia la politica la strada adatta a lui come a chiunque altro abbia voglia di costruire qualcosa; non sono nemico, ovviamente, dell’istituzione ma ne registro una terribile crisi senza vedere una possibile soluzione.
La politica è ad uso e consumo dei mediocri, purtroppo; chi vuol costruire si dedica ad altro.
Rimini, 16 maggio 2011