I pittori di Pompei a Bologna


Avevo in programma di visitare la mostra temporanea che il Museo Civico Archeologico dedica a “I pittori di Pompei“; sfortuna ha voluto che alcune sale fossero chiuse per la rottura di un tubo (così l’hanno venduta gli addetti), in ogni modo, trovandomi in coincidenza con un gruppo e dando ascolto ai cortesissimi addetti della biglietteria, ho posticipato l’ingresso in favore del Museo Civico Archeologico, di cui parlerò a parte.

Dopo avere terminato la prima visita, con il biglietto scontato, eccomi alla mostra dedicata a Pompei, anzi ai pittori di Pompei, al loro ruolo sociale e ai modelli e strumenti da loro utilizzati.

La prima curiosità ha un tratto quasi autobiografico: Lucius, quasi mio eponimo, è l’unico nome conosciuto dei tanti pictores che hanno affrescato le domus di Pompei, peraltro nemmeno un maestro, ma perché nessuno di costoro è assurto a notorietà?

A giudizio di Plinio ciò dipende dalla minor considerazione di cui godeva chi affrescava le pareti delle domus rispetto ai pittori “da cavalletto”.

La mostra poi racconta il grande successo di questo tipo di pittura che è ben testimoniato dai falsi d’autore prodotti ai nostri tempi.

Una sezione decisamente interessante è quella dedicata ai repertori: una serie di temi molto frequenti, che sono poi stati declinati secondo le abilità e l’inventiva di ogni singolo autore; uno di questi temi, in particolare, è ben esplorato, quello delle Tre Grazie.

C’è anche una parte dedicata a strumenti e colori utilizzati: è anche grazie al loro studio che è stato possibile stabilire la ricchezza delle città come anche delle singole abitazioni.

Una bella mostra da andare a visitare prima che chiuda.

Bologna, 19 febbraio 2023 memoria del Beato Corrado Confalonieri Eremita, Terziario francescano

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