video covid

Sollecitato da una collega che è anche un’amica, dalla mia sempre nel cuore Modena (non la città ma i colleghi) mi sono messo, già dallo scorso anno, a spacciare video dedicati alla problematica covid.

Non era la mia prima volta davanti ad un monitor ma i precedenti risalgono al passato remoto e non hanno lasciato traccia.

La prima occasione mi venne propiziata dall’essere stato direttore esecutivo di una mostra dedicata alle antiche genti d’Italia: correva l’anno 1994, a Rimini, nei mesi precedenti e durante il Meeting di quell’anno.

Venne una giornalista che mi riprese in una sorta di veloce presentazione della bella mostra, allestita al Palazzo dell’Arengo; credo fosse un video da utilizzare all’interno di un tg locale, per pubblicizzare l’evento.

Non ricordo se venne utilizzato o meno.

La seconda volta, da non crederci, venni inviato col collega di pattuglia di un tal giorno della torrida estate romagnola, il famoso Bacchetto Impavido, in ausilio ad una troupe cinematografica che doveva girare una scena, non ricordo più in quale parte della campagna riminese, di un film che mi dissero, avrebbe dovuto intitolarsi “inimir”.

Nella scena il mio compito era coinvolgere il collega nei rilievi di un incidente stradale in un canale (ovviamente asciutto) e chiedere ausilio (o informazioni, non ricordo bene) alla centrale operativa (la mitica giraffa) facendo squillare il cicalino della radio; questo cicalino produceva uno squillo ritmico molto simpatico, che rammentava i film polizieschi americani  ed era, lo confesso, la cosa più rilevante della scena.

La girammo alcune volte poi scese l’oblio: ad oggi ignoro che fine abbia fatto questa pellicola, sebbene abbia la certezza che non entrerà tra i film del secolo, né mi farà conseguire un Oscar alla (mancata) carriera.

Giusto per inciso, nessuno si pose il problema della privacy, dei diritti d’autore o di chiederci se fossimo d’accordo (solo più avanti, negli anni, divenni un abile contrattatore con il comandante ombra del tempo): qualcuno ci disse di andare e rimanere a disposizione noi, senza fiatare andammo e ci mettemmo a disposizione.

Dopo di allora il nulla.

Fino a quando APLRER non mi ha chiesto di tenere corsi di preparazione ai concorsi online e contributi video in materia di normativa covid.

I corsi online proprio non mi piacciono, non sono nelle mie corde: io amo vedere le persone in faccia, sono antiquato.

Discorso diverso per i video covid: è stato faticoso farli ma anche una bella esperienza; sono sempre più convinto che la tecnologia non sia la mia strada e tuttavia ne riconosco una certa utilità, in condizioni non ordinarie.

Il video più visto, numeri che sono bazzecole per il web ma per me una bella soddisfazione, conta ben 1146 visitatori, praticamente una folla.

Con numeri così potrei anche pensare di candidarmi per qualche carica pubblica di prestigio, una poltroncina giusto per qualche anno, fino alla pensione; una cosa modesta tipo uno scranno alla corte costituzionale.

Pensateci, amici miei: il mio desiderio di lasciare la divisa per dedicarmi ad altro è ormai noto a tutti quindi, se vi avanzasse una sedia o poltrona vuote, sono a disposizione; d’altronde chi sarebbe così insipiente da negarsi una stella di così fulgido splendore?

Parma, 6 agosto 2021, festa della Trasfigurazione di N.S. Gesù Cristo

 

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