Uno degli inconvenienti, sopportabilissimo, della nuova vita parmigiana sta nella condivisione del televisore (elettrodomestico che uso poco) con mia mamma che è appassionata di un programma davvero orribile: Affari tuoi”.
A lei piace e quindi mi adeguo, ma lo trovo veramente un programma osceno: un gruppo di persone a sorvegliare dei pacchi, spettatori di una partita, paranoide, tra il prescelto ed un fantomatico dottore.
Non c’è nessun affare in ballo, solo sorte (fortuna?) e strategia (?).
Non mi piace proprio, non sono questi gli affari che, eventualmente arricchiscono, anzi la ricchezza potrebbe diventare una disgrazia: non sono i soldi a fare l’uomo ricco.
Cosa rende l’uomo ricco?
Nel frattempo tutto è cambiato ed i programmi previsti vengono sconvolti; domani è un altro giorno, vediamo cosa accadrà.
Oggi mi è stato fatto notare che avrei una prediletta, in ufficio, con la quale intratterrei un rapporto speciale; com’è ovvio il tutto condito di disapprovazione (i collaboratori e i colleghi dovrebbero essere tutti uguali): è vero che ho dei rapporti di predilezione, non li nego ed anzi ne sono assai fiero perchè scelgo bene le persone che prediligo.
Sono apertissimo a prediligere anche altri, non ho preclusioni ed in materia sono ostile al numero chiuso.
La distanza, non solo fisica evidentemente, da Modena, mi ristora.