Ero presente l’anno scorso alla cerimonia di riapertura, dopo gli eccellenti restauri, della concattedrale di Guastalla; quest’anno potevo mancare alla solenne celebrazione nella vigilia della solennità di san Carlo Borromeo, il vescovo che lo consacrò nel 1575?
Certo che avrei potuto se non che il mio capo mi ha messo in servizio di rappresentanza e quindi ho avuto l’onore e il piacere di presenziare alla solenne celebrazione liturgica presieduta da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia Guastalla.
L’occasione è particolarmente felice perchè Monsignor Vescovo festeggiava il genetliaco ed anche l’anniversario di ordinazione presbiterale; San Carlo Borromeo, inoltre, è il santo cui è intitolata la Fraternità sacerdotale dei missionari di San Carlo Borromeo di cui Monsignor Camisasca è stato fondatore.
La santa Messa è stata celebrata in maniera impeccabile, come mi aspettavo.
Dell’omelia ho trovato particolarmente interessante l’indicazione di fare bene quel che Dio chiama a fare e la definizione di coraggio cristiano come virtù, cioè come frutto di un lavoro e non come essenza o qualità che uno potrebbe o meno possedere.
Parlava di san Carlo ma tratteggiava il suo modello di vescovo.
Avevo omaggiato Sua Eccellenza prima dell’inizio della santa Messa, ci ha salutato, poi, all’uscita, passando a fianco del banco che condividevo con polizia stradale e guardia di finanza.
Alle 21.00 secondo appuntamento: il concerto, sempre nel Duomo, dove il Coro Livia d’Arco di Mantova e i Musici di Parma hanno eseguito “Eternal source of light divine” per voce solista, tromba solista e archi, tratta dalla “Ode per il compleanno della regina Anna” di George Frideric Händel, il Magnificat in re maggiore BWV 243 ed il Concerto per due violini, archi e basso continuo in re minore BWV 1043 di Johann Sebastian Bach, che sono stati davvero piacevolissimi, mentre ho meno apprezzato, ma per mia ignoranza musicale, Händel.
Al termine Monsignor Camisasca ha commentato dicendo che in paradiso, sicuramente, ci sarà la musica di Bach, idea sicuramente condivisibile.
Una serata interessante, il che è molto raro che mi accada al lavoro.
Parma, 5 novembre 2017 memoria di san Guido Maria Conforti, vescovo