Stanotte ho sognato questo:
mi trovavo non so dove, in un sotterraneo (giusto ieri una signora della cooperativa che cura le pulizie della mia sede di lavoro, parlando della nuova futura sede, diceva che ha dei sotterranei e che sono brutti) dove forse si trovano file e file di docce.
Vedo a una certa distanza un nugolo di api che riconosco come se le avessi già viste in precedenza e avessi con loro una certa famigliarità; il sotterraneo adesso è composto di locali a cupola e colonne o qualcosa del genere e quasi nascosto dietro una di queste intravedo un essere di grandi dimensioni, di forma vagamente umana ma composto di api.
La presenza è molto minacciosa ma non sono io il loro interesse.
Sono ora all’aperto e, accanto ad un’auto, parlo con un uomo ed una donna che non so identificare; il palazzo a fianco è un museo o comunque un luogo d’arte.
L’uomo ha maglia a mezze maniche ed è colui che dovrà occuparsi dell’eliminazione delle api; nel vederlo così poco vestito sono alquanto scettico ma lui sembra, al contrario, baldanzoso e sicuro di sé.
Entrerà nel sotterraneo per non uscirne più; so che è morto anche se ignoro come (probabilmente mi chiedo come abbiano fatto le api a perforare la tuta protettiva, forse facendolo cadere, ma io l’ho visto entrare in maniche corte quindi quest’idea non regge).
Penso allora di andare ad informare la mia amica e collega Elisa Fancinelli di Modena ed eccomi in un piazzale dove a sinistra si trovano le scale che conducono all’ingresso del museo ed a destra altre scale che adducono all’ingresso di un bar.
Medito se andare al bar ma, contemporaneamente, penso che non sia opportuno farlo perchè degli agenti di p.m. in divisa darebbero scandalo ed allora entro nel museo dove salgo alcune scale tortuose e ripide (come quelle salite ieri a Novellara) pensando a quale modo scegliere per dare l’allarme ed evacuare l’edificio.
Questo sogno mi ricorda un episodio dei cartoni animati dell’uomo ragno, o almeno credo, in cui, non rammento l’inizio, un alveare contaminato sottomette via via gli esseri umani trasformandoli in esseri dipendenti dall’alveare, privi di volontà.
Ovviamente il cartone animato finiva bene anche se non so come.
Comunque un curioso sogno.
Parma, 16 dicembre, memoria di santa Adelaide imperatrice