Non sono mai stato un millenarista, ma le cifre pari hanno sempre avuto un certo fascino (ed anche il numero 5, non so perchè), così mi ritrovo oggi a “festeggiare” i 1000 giorni all’alba, cioè al momento in cui potrò chiedere una mobilità ed andarmene da Modena.
Nessuna garanzia, ovviamente, solo una speranza, considerato poi che è un tempo enorme (2 anni e 9 mesi circa).
Avevo pensato anche di organizzare una cena per festeggiare l’evento, avendo come convitati un ristretto numero di colleghi coi quali mi trovo bene: la sfiducia, la stanchezza, il senso di disamoramento mi hanno fatto desistere.
Mi avverto terribilmente estraneo, distante e solo, sebbene ci siano persone che spesso e volentieri mi riscaldano il cuore.
Oggi mi sento di ringraziare alcuni che prediligo particolarmente: Claudio C., Andrea P.,Fiorella A., Paolo P., Giorgio P., Marcello G., Sabrina M., Cristian C., Elisa F., Rossella R., Claudia C.; altri volendo, potrebbero aggiungersi, ne sarebbero i benvenuti, non vi è preclusione di sorta.
La preferenza, come mi ripeto da tempo, non è ad esclusione, non è, come dicevo ieri, l’elenco dei buoni e cattivi, ma il riconoscimento di essere trattato bene (anche con ampi margini di miglioramento).
Mi ritrovo, ancora una volta a citare un blog di un compagno di lavoro (fino a non moto tempo fa non avrei avuto l’ardire di chiamarlo così, ma pensandoci, è per me occasione di lavoro e quindi compagno – anche se lui ci mette molto di più di me – ma anche in questo… la parabola dei talenti aiuta a liberarci da stupidi ed invidiosi confronti).
Ebbene ildottor Giacomo Contri scrive, il 28/02/2013, un blog intitiolato “ai amano perchè si coniugano”, che cito di seguito integralmente:
“Questo titolo corregge l’errore millenario sull’amore:
l’errore è la Teoria per cui si coniugano perché si amano, cioè un presupposto oscuro e con esito solitamente tristo nonché dannoso.
Il coniugio di cui parlo è quello facilmente intelligibile a ogni socio di una Società:
due o più soggetti sono partner per un profitto:
la materia del profitto è variabile quanto possibile, e questa distinzione tra materie è la prima via di soluzione economica nella società:
ma questa idea societaria dell’amore è sempre stata esclusa.
Più volte ho fatto osservare che questa idea societaria dell’amore è rimasta sì pensabile nella nostra Cultura, ma solo a condizione dell’apologia di reato:
infatti è nell’associazione per delinquere che Diabolik e Eva Kant, Bonnie e Clyde, i coniugi Ténardier, Gambadilegno e Trudy si amano.
Ogni coniugio, matrimonio compreso, se lo è è di convenienza:
c’è sovranità in questo.
La fedeltà non è anzitutto all’alcova ma al patto, che la lingua francese chiama giustamente alliance.
Con una parola freudiana l’innamoramento è sempre narcisistico, in cui l’altro non esiste neppure se esiste come oggetto sensibile:
ciò significa che il sensibile non basta al reale.
Sull’amore, e non solo su questo, la politica è tutta una grosse Koalition.”
Grazie a coloro che mi sono stati soci in questi anni e benvenuti a coloro che vorranno diventarlo in futuro.