Leggo due articoli dal Corriere della sera, anzi mi correggo due articoli e un video: uno intitolato “Lo schiavismo moderno e la paura che ci blocca” di Pierluigi Battista ed uno della redazione milanese online dedicato a Salvini che esibisce sul palco di una manifestazione una bambola gonfiabile della Boldrini.
Che Salvini, con questi comportamenti beceri, stia perdendo la simpatia di tanti potenziali elettori credo sia scontato; fare il contestatore di tutto e di tutti già è atteggiamento poco adeguato ad un politico serio (lo ha sempre fatto la sinistra col tanto peggio tanto meglio che ci ha perseguitato per decenni), condirlo con battute di dubbio gusto (sono gentile) credo sia inopportuno per chi ha responsabilità istituzionali.
Concludo su Salvini dicendo che sarebbe bene che ripensasse a certi comportamenti ed iniziasse ad avere rispetto per le istituzioni di cui fa parte.
Mi è piaciuta, invece, la ridda di dichiarazioni dei vari politici a partire da quelle della diretta e ingiustamente offesa (e non è mai giusto offendere nessuno perchè l’offesa è manifestazione di debolezza di pensiero): “la lotta politica si fa con gli argomenti, per chi ne ha”.
La Boschi: «Una squallida esibizione di sessismo. La frase di Matteo Salvini non è giustificabile in alcun modo. Non offende solo la presidente Laura Boldrini, cui va la mia solidarietà, ma anche tutte le donne e gli uomini del nostro paese».
La Madia: «Salvini ha meno cervello di una bambola gonfiabile. Solidarietà a Laura Boldrini».
La Fedeli (a me ignota vicepresidente del senato): «Che il linguaggio di Salvini fosse sessista, violento e volgare è cosa nota a tutti, ma con l’ultimo accostamento tra una bambola gonfiabile e la Presidente della Camera Laura Boldrini, fatto durante un comizio, ha veramente raggiunto il massimo della sua indecenza. Ora Salvini dirà che i richiami al rispetto delle donne e a un uso più accorto del linguaggio da parte di chi esercita funzioni pubbliche sono cose retoriche e politicamente corrette, la verità è che sono valori fondamentali, e che i suoi continui incitamenti all’odio e alle discriminazioni sono indicatori della sua mediocrità politica e della sua totale assenza di responsabilità davanti alle donne e agli uomini del nostro Paese. Mi auguro veramente che nessuno, anche tra gli elettori leghisti e di centrodestra, si rassegni mai ad accettare una leadership politica con questo livello culturale».
Fiano: «Ancora una volta Salvini non perde occasione per esprimere volgarità e insulti: nell’ultimo comizio, però, ha oltrepassato ogni limite della decenza» che continua «Le parole del leader leghista, pronunciate con modalità che denotano assenza di argomenti, sono lesive della dignità non solo della presidente Boldrini, ma delle istituzioni e di tutte le donne. È stata mostrata una visione machista e sessista di società che – spiega il deputato democratico – non può trovare accoglienza, né complici silenzi, nel nostro Paese. La Lega ci ha abituati alle dichiarazioni volgari dei suoi esponenti, che troppo spesso gettano benzina sul fuoco, ma non è possibile sottovalutare la pericolosità dell’atto, perché è proprio dalla cultura che vede le donne ridotte a meri oggetti sessuali inanimati che si legittima la violenza di genere». Conclude infine questo più loquace onorevole: «Voglio esprimere alla presidente della Camera tutta la solidarietà e assicurare l’impegno a portare avanti il lavoro parlamentare per dare valore e dignità alla cultura del rispetto delle differenze ed arginare ogni violenza, anche verbale».
Adesso mi sento tranquillo, so che abbiamo dei rappresentanti del parlamento che hanno a cuore ogni lotta alle discriminazioni di qualunque genere siano, il che mi rassicura e non poco.
Poi ho letto, inquieto, l’articolo di Battista e mi sono venuti in mente anche alcuni banalissimi episodi di qualche tempo fa: dalle statue velate ed assenza di vino alla mensa apprestata per la delegazione iraniana in Italia, all’hijab utilizzato dal ministro Gianni per la visita in Iran.
Donne di marmo velate e ministro col capo coperto perchè donna.
Silenzio assoluto delle signore di cui sopra o sono male informato io?
Ah no quello non è razzismo, è tradizione culturale da rispettare.
Una volta non si diceva: due pesi due misure?
Ovunque mi guardi, la politica italiana mi convince sempre di più che siamo un paese dove la civiltà è morta e sepolta.
Parma, 25 luglio 2016 nella festa di san Giacomo Apostolo
Addendum del 26 luglio:
avevo dimenticato di sottolineare che questo tipo di polemiche è davvero tranquillizzante: se possiamo permetterci di perdere tanto tempo a discutere di sciocchezze simili significa che il nostro paese non ha altri problemi, oppure io sono del tutto idiota (non lo escluderei) e non mi accorgo dello spessore di tali e tanti statisti che discettano di tutela dei più sacrosanti diritti umani.
Ma ai tempi di Je suis Charlie la satira non era sacra?
Ogni volta che leggo il giornale mi ritornano a rimbombare i versi di Dante … non donna di provincia ma bordello…
Questa è l’Italia.