Un sogno strampalato? beh uno dei protagonisti è un pollo.
Mia nipote, ancora piccola, avrà sui 5/6 anni, si incammina, passando per una strettoia, su un lembo di terra circondato da acque correnti impetuose, di un fiume in piena; non potendo raggiungerla, la chiamo urlando fino a che ritorna al sicuro.
Ancora protagonista la nipotina che stavolta cammina a quattro zampe in un lembo asciutto, ancora circondata da acque limacciose e roboanti (a differenza di prima il lembo qui non è sopraelevato ma creato da un separarsi inspiegabile della corrente); la scena è collocabile all’ingresso di una galleria alla cui sommità mi trovo io: anche stavolta le urlo disperatamente di venir via e forse riesco a sollevarla io stesso), dicendole che se la corrente la dovesse travolgere, finirebbe nella galleria ove morirebbe soffocata o affogata.
Giunta al sicuro, mi mostra una “mappa del tesoro” dicendomi che al centro dell’isola (?) c’è un albero che lei comunque vuole raggiungere e non demorderà; non le contesto questa decisione ma la invito a farlo quando sarà cessata l’alluvione.
Ora mi trovo in una città del meridione, in bicicletta (che a volte potrebbe essere un tandem, non è chiaro).
Con un collega, in bicicletta, mi fermo davanti ad un’abitazione; saliamo in casa di un pluripregiudicato, credo siamo in Sicilia… con lui parliamo di ordinare un pollo; l’uomo sente telefonicamente qualcun altro e mi dà conferma per la mattina del giorno dopo. Nella stessa stanza mi rivolge la parola una donna seduta ad un tavolo da pranzo che sembra uno di quelli, enormi, delle corti rinascimentali (l’uomo era seduto in disparte); ebbene questa donna mi dice che il procuratore (di cui non ricordo il nome) è morto; le rispondo che no, anche se è divenuto innocuo perchè il trasferimento a (boh) come procuratore capo lo impegnerà molto in altre faccende e non sarà più così … (non ricordo).
Scendendo trovo la bicicletta chiusa con catena, al che dico al collega che mi stupisce questo comportamento visto che, essendo davanti casa di un tal personaggio, non avremmo certo rischiato il furto.
Ce ne andiamo in giro per vicoli stretti (potrebbero essere, in realtà, stanze di un museo) in bicicletta e mi accorgo di non avere fotografato alcuni monumenti (e forse penso di doverci tornare oppure che non ho più tempo per farlo); ci muoviamo in difficoltà tra torme di scolaresche gitanti (sono bambini delle elementari).
Mi accorgo che è trascorso un giorno e che non sono andato a prendere il pollo; anche se è tardi penso di andare a prenderlo (pronto per essere cucinato) perchè sono (oppure ho a che fare con) un uomo d’onore.
Questo il sogno di stanotte, ovvero tra il 31 marzo ed il 1 aprile.
Data significativa perchè oggi sono due anni che sono sepolto nel luogo di lavoro in cui mi trovo.
Due anni in cui ho perso quasi tutto; riprenderò ancora, ma che fatica.