Oggi ho “festeggiato” i due anni di permanenza e lavoro a Modena.
Il bilancio non è positivo, non sono soddisfatto della piega che hanno preso le cose ed il senso di solitudine mi opprime.
Lavoro troppo e senza soddisfazione.
Non dedicherò altro spazio a questo pensiero e a quelli connessi che acuiscono i miei pensieri di difficoltà, disagio, isolamento, incapacità…
La nostalgia per gli amici riminesi (non per il lavoro) è pungente.
Oggi si sono celebrati i funerali del collega Daniele Roverati, comandante della P.M. di Bellaria Igea Marina: lo ricordo con simpatia ed affetto, come persona gentile e seria; non ho avuto modo di andare ma un affettuoso ricordo lo tiene vivo nella mia memoria.
Uscito, tardi, dal lavoro, sono andato in centro in cerca di cuffia ed orologio, non ho trovato nessuna delle cose che cercavo, tuttavia sono capitato nell’ex chiesa del Carmine (ora San Biagio) dove un giovane (un po’ troppo effeminato per i miei livelli di tollerabilità) faceva una breve visita guidata ad una cappella ed agli affreschi trecenteschi di Tommaso da Modena, oltre alla cupola (poco visibile causa terremoto) affrescata da MattiaPreti.
Festeggio a casa, in solitaria, con passito di Pantelleria (affogo nell’alcol le mie tristezze).
Domani inizia il terzo anno