Viaggio a Milano, oggi, in occasione degli Stati Generali della lotta alla contraffazione.
Arrivo giusto in orario ma troppo tardi per conquistare un posto nel salone principale; appena in tempo per accapparrarmene uno nel salone adiacente, in video conferenza… pochi minuti di ritardo e avrei passato la mattina in piedi.
Pienone delle grandi occasioni (500 persone direi) e parterre de roi di relatori: rappresentate tutte le categorie economiche e ai massimi livelli; non mancano poi i politici, anche qui pezzi da 90: dall’onorevola Fava, al Commissario Tajani, al Ministro Passera e le forze dell’ordine: dal vice capo della polizia a supergeneraloni pluristellati di Carabinieri e Guardia di Finanza, al comandante della Polizia Locale di Milano.
Apprezzo molto che, per una volta, il lavoro degli addetti alla sicurezza non sia criticato, ed anzi, apprezzato: le uniche contestazioni sono rivolte al comandante di Milano che aveva apprezzato la caduta in desuetudine delle sanzioni pecuniarie a chi acquista prodotti contraffatti.
I generali sono, com’è ovvio, in uniforme, il comandante della P.L. no: non so se vi fossero altri colleghi, fatto è che sono l’unico rappresentante della P.L. in divisa (il che un po’a disagio mi mette), mi consolo col fatto che Modena potrà dire: noi c’eravamo ed eravamo rappresentati da una presenza di peso.
Gentilissimi e simpatici gli addetti alla reception, che ringrazio per la cortesia usatami.
Modera, non capisco che c’azzecchi ma così è, Cecchi Paone, che proprio non mi piace e che mi sembra fuori posto, una presenza assolutamente inutile in quel contesto, anche se capisco che ragioni di pubblicità e visibilità…
Durante la pausa pranzo mi dedico alla visita della sacrestia del Bramante, in Santa Maria delle Grazie, dove sono esposte alcune pagine di un codice leonardesco: bellissima la sagrestia, interessanti le pagine.
Intervallo molto piacevole anche se un po’ fugace: il rientro incombe.
Ripresa dei lavori che terminano oltre l’orario così che perdo il treno che avevo programmato di prendere; salirò sulla freccia bianca che mi condurrà a Modena alle 20.15.
Scendo dal treno ed assisto ad una breve lite tra un tipo che lamentava di avere perso tre treni ed il bigliettaio del mio, fortunatamente finita subito; esco poi dal sottopassaggio e trovo un tipo che corre verso la strada lanciando urla feroci ed insulti all’indirizzo direi di una donna alla guida di un’auto che si stava allontanando: bentornato a casa.