s…fortuna e senso civico

Fuori servizio e fuori città, stamattina me ne andavo per i fatti miei, pregustando l’imminente lettura del giornale, sotto un sole quasi primaverile che prometteva una splendida giornata.

All’improvviso vedo un’auto scura, abbastanza grossa, che procede ad una certa velocità, sostenuta e che tampona, senza manco provare a frenare, l’auto che la precede  per poi continuare nella sua corsa senza accennare minimamente a fermarsi.

I miei sensi si accendono, temo la fuga del farabutto e mi concentro sulla targa per cercare di memorizzarla: non servirà, il veicolo, spostatosi nella corsia destinata al senso opposto di marcia va a sbattere frontalmente contro una povera piccola panda che si era appena immessa.

Non mi era mai successo di assistere in diretta ad uno scontro frontale: sono esplosi gli airbag e la panda si è girata completamente su se stessa: fuoriuscita di liquidi dai mezzi fanno temere possibili incendi .

Mi attivo subito chiamando i Vigili del Fuoco, ai quali spiego l’accaduto e dove necessita l’intervento: il centralinista continua a chiedere dov’è successo (non c’è un km di distanza tra il posto in cui mi trovo e l loro caserma) al punto da riuscire quasi ad irritarmi; attivo anche il 118 che era stato già allertato da altri ed al quale era stato riferito che si trattava di investimento di un ciclista.

Allerto anche i colleghi che interverranno per i rilievi; nel mentre passa pure la Polizia che si ferma a dare una mano: c’è il mitico Cicciobello, ispettore storico che non mi riconosce (vergogna), sono passati tanti anni in effetti da che me ne sono andato e senza rimpianti.

Rilascio le mie dichiarazioni, scopro che il conducente, che ritenevo un farabutto pronto a scappare, è un baldo giovanotto che non sembra avere idea di quel che è accaduto: rivedo il mio giudizio su di lui e mi suscita un senso di pietà vederlo così smarrito e spaesato.

Arriverò tardi al mio appuntamento ma ho compiuto il mio dovere civico di buon cittadino.

Sento una mancanza di senso nelle parole che ho appena scritto, la soluzione non consiste nell’essere un buon cittadino, integerrimo, specchiato servitore delle leggi.

L’ideale del cavaliere senza macchia e senza paura è diventata una tentazione, non più un idolo ed è un bel passo avanti.

Le parole spassionatezza, disinteresse, questione di principio assumono via via un sempre più chiaro significato:  criminogene se non già criminali espressioni di guerre sotterranee, non dichiarate ma non meno crudeli, sebbene non scorra sangue.

I miei colleghi mi prendono in giro considerandomi uno che porta s…fortuna: in 15 giorni 3 arresti, un incidente mortale, un morto in strada ed ora questo incidente; non credo alla mala sorte.

Non è questione di mala sorte ma di legge: c’è legge e legge, ed è in gioco il pensiero, sedato o sedabile: unicuique suum ius.

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