sogno cerimoniale

che confusione, stanotte!

C’è una cerimonia, in duomo, presieduta da monsignor Amilcare Pasini (il defunto vescovo di Parma che mi ha cresimato); io e mio fratello, almeno credo, gli facciamo da chierichetti o qualcosa di simile; forse siamo un po’ in ritardo o forse lo accompagnamo a una certa distanza… siamo poi in chiesa e mio fratello è seduto alla sua sinistra, io alla destra.

Mi trovo quindi a Rimini dove regna una gran confusione; pare che tra i miei colleghi sia scoppiata un’epidemia di odio: tutti o moltissimi comunque si odiano o si lamentano pesantemente.

C’è una collega di Modena, Carla, che mi dice che lei sostiene la G. aspirante vicecomandante, io forse obietto qualcosa.

Siamo in una grande stanza allestita come chiesa; sono all’altare in attesa del celebrante che è il commissario Piselli; ho i paramenti da sacerdote (la casula) ma credo di essere un diacono; il celebrante avanza verso l’altare ma all’ultimo momento si ferma a parlare con qualcuno e si allontana. Credo di essere arrabbiato perchè si dovrebbe tenere la funzione ma io non posso celebrarla…

Siamo in una piazza (?) dov’è in corso una manifestazione, tipo festa; in compagnia di altri colleghi: il commissario ci dice “adesso vi faccio vedere qualche trucchetto che si usa (o usano?)” e ci porta a ispezionare un banco, io penso, forse con un po’ di frustrazione, che avrei preferito ispezionare un banchetto mobile o qualcosa del genere che era lì accanto.

Compaiono dalle spalle un paio di cinesi che mostrano due lenti di ingrandimento abbastanza grosse; un altro mi dice, sempre da dietro le spalle, che sono di (400?) ingrandimenti; stupito chiedo dove posso trovarle ed il tipo mi dice: “nel (non ricordo dove)” che credo si trovi in piazzale Pascoli a RImini (forse)

Stiamo andando non so dove quando incrocio la moglie di un collega, la riconosco e la saluto, lei mi ignora ma dopo pochi metri si gira e rivolta all’orizzonte pronuncia a voce alta qualcosa del tipo “ma va’ a (beep)”; qualcuno mi dice che era rivolto a me e alla mia obiezione che avevo con lei buoni rapporti, mi spiega che (forse?) è diventata matta.

Sono in un albergo, sul balcone; credo di avere appena finito di sposare una coppia; ora c’è un ragazzo che mi parla dle suo matrimonio; sono al telefono con una donna (credo di qualche ufficio di stato civile) che mi chiede dove mi trovi; alla mia risposta mi informa che, essendo vicino, mi raggiungerà; della cosa informo il ragazzo dicendogli di aspettare; lui mi risponde che (?) stanno arrivando i testimoni e che va bene, aspetterà.

Una bella confusione non c’è che dire.

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